Roma, 17 Novembre 2023 – «Mosca nasconde le sue navi da guerra nel Mar Nero in quanto non è più in grado di sfruttarlo come proprio punto d’appoggio» queste le dichiarazioni del presidente Volodymyr Zelensky che afferma che l’Ucraina è riuscita a spingere la Russia a nasconderle.
Secondo quanto riportato dalla controffensiva di Kiev inoltre, Mosca, per cercare di rispondere agli attacchi e proteggere i propri mezzi, ha iniziato a utilizzare alcuni espedienti risalenti al Primo conflitto mondiale, come ad esempio disegnare sulle piste di atterraggio degli aerei, o dipingere la poppa e la prua delle navi per farle sembrare più piccole. Ma nonostante questi trucchi, fanno sapere da Kiev, l’esercito ha tutti i mezzi per smascherarli.
Putin dietro la crisi in Medio Oriente
Prosegue lo scambio di accuse sulla crisi in Medio Oriente tra Ucraina e Kiev e su chi abbia armato Hamas. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Ivanovyč Kuleba ritiene che il vero responsabile del conflitto tra Israele e Hamas sia Vladimir Putin. «Non è questione di prove specifiche» sostiene, «basta vedere chi è interessato allo scoppio di un’altra guerra. La Russia spera così che i nostri alleati siano distratti. E alla Russia fa comodo un’altra crisi di rifugiati in Europa».
I timori di Zelensky sui rifornimenti
Per Zelensky la guerra tra Israele e Palestina potrebbe avere delle ripercussioni di non poco conto per l’Ucraina, soprattutto per quanto riguarda il sostegno militare e economico dell’Occidente. Anche se Bruxelles e Washington rassicurano che non verrà meno, il presidente teme possibili rallentamenti nella consegna dei sistemi anti missile Patriot, la cui richiesta se dovesse aumentare sarebbe difficile da soddisfare.
Cameron a Odessa
Ieri il neoeletto ministro degli Esteri britannico, David Cameron, ha fatto tappa a Odessa e ha annunciato un nuovo invio di aiuti umanitari per la popolazione ucraina che dovrebbero aiutarli a superare l’inverno. «Con l’avvicinarsi dell’inverno» afferma, «continuiamo a stare al fianco degli ucraini mentre resistono all’invasione illegale di Putin. Negli ultimi tre mesi hanno respinto la Russia nel Mar Nero e stanno aprendo rotte commerciali marittime vitali per l’economia ucraina e le forniture alimentari globali».