Ucraina, speranza per un compromesso nei nuovi colloqui

 

 

Roma, 16 Marzo 2022 – Il Financial Times anticipa una bozza di piano di pace in 15 punti che include la rinuncia da parte dell’Ucraina alla Nato e la promessa di non ospitare basi militari straniere o armi, in cambio di protezione da alleati quali Stati Uniti, Gran Bretagna e Turchia.

Civili in fuga

«Una bozza che rappresenta soltanto le richieste della Russia», accusa Kiev con il consigliere del presidente Zelensky, Mykhailo Podoliak. Inoltre l’esercito ucraino riferisce di un attacco russo sferrato contro i civili in fuga da Mariupol, nel quale ci sarebbero morti. E il consiglio comunale della città riferisce di raid russo su un teatro della città, rifugio per centinaia di civili.

La Tass riporta che Mosca rigetta l’accusa. Secondo il ministero della Difesa di Mosca è stata la milizia ultranazionalista ucraina del Battaglione Azov a distruggere l’edificio.

Il Cremlino nega anche di aver colpito civili in fila per il pane a Cherniv, notizia riportata in mattinata dal corrispondente sul posto di Suspilne news citato da The Kyiv Independent.

Kiev intanto annuncia di aver liberato il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov. «Vanya è al sicuro», ha riferito il vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino Kirill Tymoshenko, citato da Ukrinform. Sottolinea che il primo cittadino, che era stato sequestrato venerdì scorso, tornerà presto alle sue funzioni.

11 settembre da tre settimane

Zelensky oggi è intervenuto in videoconferenza al Congresso Usa, ribadendo le richieste di un maggiore coinvolgimento dell’Occidente nel conflitto. «Kiev è vittima dei bombardamenti dei russi tutti i giorni. Noi non molliamo, come tutte le altre città», afferma, sottolineando che il suo Paese «vive l’11 settembre da tre settimane».

Sul fronte della diplomazia sembra essersi fatto un passo avanti e uno indietro. Un compromesso sull’Ucraina neutrale secondo il modello svedese o austriaco è possibile, annuncia il Cremlino. «Questa è un’opzione che è discussa ora. Può essere considerata un compromesso» dichiara il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

Modello solo ucraino

Ma Zelensky rifiuta il modello austriaco o svedese di neutralità del Paese chiedendo garanzie di sicurezza.

«L’Ucraina è in guerra diretta con la Russia. Pertanto, il modello può essere solo ucraino», spiega il capo negoziatore ucraino Mykhailo Podoliak. Ribadisce, anche, il rifiuto da parte di Kiev del modello svedese o austriaco di neutralità. L’Ucraina, sottolinea, vuole «garanzie di sicurezza assoluta contro la Russia con un accordo i cui firmatari si devono impegnare a intervenire a fianco di Kiev in caso di aggressione».

Eppure il capo negoziatore russo ai colloqui con, Vladimir Medinsky, poco prima affermava che Kiev sarebbe disponibile ad assumere uno status di «neutralità smilitarizzata, stile Austria o Svezia, con un proprio esercito.  Sono in discussione tutta una serie di questioni relative alle dimensioni dell’esercito ucraino. L’Ucraina ha già lo status di neutralità nella sua Costituzione. E proprio sulla base di questo principio si ritirò dall’Unione Sovietica nel 1991. Chiaramente la questione chiave per noi è lo status della Crimea e del Donbass. Così come una serie di questioni umanitarie, i diritti della popolazione russofona, lo status della lingua russa».

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