Ucraina, Kiev resiste nonostante l’accerchiamento delle forze russe

 

 

Roma, 8 Marzo 2022 – Oggi scatta il 13° giorno di bombardamenti in Ucraina con l’accerchiamento di Kiev e Odessa. Zelensky firma il decreto che richiama i soldati ucraini dislocati nelle forze di peacekeeping. A riferirlo è la Kyiv Independent su Twitter. Sul decreto si legge: “tutti i soldati e i loro equipaggiamento devono tornare in Ucraina per contribuire allo sforzo bellico.”

Intanto Zelensky in un video su Telegram dal suo studio a Kiev fa sapere: «Resto a Kiev, non mi nascondo. E non ho paura di nessuno. Ricostruiremo tutto. Renderemo le città distrutte dall’invasore migliori di qualsiasi città in Russia». In un’intervista televisiva ha poi ammonito: «Questo conflitto non finirà così, scatenerà la guerra mondiale».

Situazione delle città

Le forze di Mosca continuano ad assediare il porto meridionale di Mariupol. La capitale Kiev rimane sotto il controllo ucraino così come Kharkiv a Est, nonostante i pesanti bombardamenti russi. Sembra che gli osservatori occidentali abbiano indicato una lunga colonna russa di centinaia di veicoli fuori città, di stanza intorno all’aeroporto di Hostomel. Le forze russe hanno preso Kherson nel sud e hanno circondato i centri urbani della Regione.

La Russia ha annunciato ieri un cessate il fuoco locale in diverse città ucraine dalle 10 (le 8 in Italia) di oggi (8 marzo) per consentire l’evacuazione dei civili attraverso corridoi umanitari. Lo riferiscono le agenzie russe citando il ministero della Difesa.

Intanto a Odessa, nel Sud dell’Ucraina, sono state udite «3-4 forti esplosioni provenienti da Ovest». Lo ha riferito il corrispondente della Bbc. «Ci è stato detto essere causate dal sistema di difesa ucraino che ha abbattuto i missili russi lanciati da una delle numerose navi da guerra situate al largo della costa qui».

Un alto ufficiale dell’esercito russo è rimasto ucciso durante i combattimenti nei pressi della città di Kharkiv, secondo quanto riferito dell’intellingence ucraina. Si tratta di Vitaly Gerasimov, maggiore generale e primo vice comandante della Quarantunesima Armata del distretto militare centrale della Russia. Gerasimov era un veterano che aveva preso parte alla seconda guerra in Cecenia e alle operazioni militari in Siria nonché un decorato della Crimea.

Terzo giorno di colloqui

Il nuovo round di colloqui tra Russia e Ucraina «non è stato all’altezza delle aspettative» di Mosca. Lo ha riferito il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, precisando che «i negoziati continueranno».

«Le nostre aspettative dai negoziati non sono state soddisfatte. Speriamo che la prossima volta saremo in grado di fare un passo in avanti più significativo. Posso dire che siamo giunti con una grande mole di documenti scritti. Avevamo accordi specifici, bozze, proposte e speravamo di firmare oggi alcuni dei punti che sembrano essere stati concordati nel principio, che avremmo almeno firmato un protocollo. Ad ogni modo, la delegazione ucraina ha preso tutti questi documenti per poterli leggere a casa. Non potevano firmare niente sul posto e hanno detto che ritorneremo sulla questione, probabilmente la settimana prossima».

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