Roma, 5 Marzo 2022 – Il presidente russo Vladimir Putin, parlando a un evento con le assistenti di volo delle compagnie aeree in vista della Giornata internazionale delle donne, ha definito “difficile” la decisione di ordinare l’operazione militare in Ucraina
Putin ha sostenuto che “la Russia ha cercato di risolvere il conflitto in Ucraina in modo pacifico, «Bisognava concedere al Donbass di parlare russo e vivere secondo le proprie scelte. E non organizzare un assedio. Dall’inizio delle ostilità nel Donbass nel 2014 sono state uccise 13-14mila persone, tra cui oltre 500 bambini».
Avvertimento per l’Occidente
«Stabilire una no-fly zone sull’Ucraina significa partecipare alle ostilità. Le sanzioni contro la Russia equivalgono a una dichiarazione di guerra».
Il presidente russo ha definito «teatro dell’assurdo» la posizione dell’Occidente sull’Ucraina, dove «il bianco diventa nero e viceversa».
Obiettivi
«Sono state distrutte quasi tutte le infrastrutture militari dell’Ucraina e l’eliminazione della difesa aerea è stata praticamente completata. Tutto sta procedendo secondo i piani». Poi ha aggiunto: «Non ho dubbi che l’esercito russo raggiungerà tutti i suoi obiettivi. Sarà abbastanza forte per portare a termine gli obiettivi dell’operazione speciale in corso in Ucraina, che si sta svolgendo secondo i piani e la tabella di marcia previsti dallo Stato maggiore». Operazione speciale è la perifrasi con cui le autorità russe indicano la guerra scatenata in Ucraina, senza mai pronunciare la suddetta parola.
No legge marziale
«La Russia non prevede d’introdurre la legge marziale». Così ha assicurato il presidente Vladimir Putin, in risposta alle voci insistenti in tal senso dopo l’invasione dell’Ucraina. «La legge marziale si applica in caso di aggressione soprattutto nelle Regioni dove si svolgono i combattimenti. Non abbiamo una situazione del genere, e spero che non accada».