Tesla e BP siglano accordo multimiliardario

Milano, 30 Ottobre 2023 – In un mercato sempre più votato al settore della mobilità elettrica, giunge come un fulmine a ciel sereno il nuovo accordo tra Tesla e Bp, una delle più importanti compagnie al Mondo operante nel settore energetico soprattutto del petrolio e del gas naturale, con sede a Londra che potrebbe aprire la strada a un nuovo modello di business senza precedenti. BP espanderà la propria presenza sulle strade, al momento solo quelle americane, mentre Tesla potrà allargare il proprio business.

 

L’intesa

L’accordo, che supera i 100 milioni di dollari, prevede che dal prossimo anno la compagnia inglese potrà dotare le proprie colonnine di ricarica ultraveloce della tecnologia di Tesla. Mossa questa che secondo alcuni analisti potrebbe essere dettata dall’intenzione del patron, Elon Musk, di riguadagnare il terreno perso con il calo dei profitti del terzo trimestre del 2023, ma anche alla nuova produzione del Cybertruck della casa americana che dovrebbe portare un aumento consistente degli introiti.

L’apertura di Tesla

Del tutto in controtendenza con l’aria di segretezza intorno alla propria tecnologia, l’apertura di Tesla a numerosi business che potrebbero portare un rafforzamento del brand in termini di affari e permettere a chiunque di usufruire delle supercharger fino ad ora riservate ai possessori di autovetture ideate da Elon Musk. L’accordo, inoltre, fa da pioniere per le probabili future partnership con altre industrie petrolifere o fornitori di energie sparsi in tutto il Mondo.

Centomila colonnine entro il 2030

Stando a quanto stabilito tra Tesla e Bp, quest’ultima integrerà la tecnologia concessale da Elon Musk all’interno della propria rete Pulse, la divisione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici che negli Usa si sta diffondendo anche nelle stazioni di rifornimento di altre aziende petrolifere. Allo stato attuale la rete conta sulle 30mila unità, ma il piano prevede di implementare le stazioni di ricarica con una potenza di 250 kW fino a centomila entro il 2030 investendo circa un miliardo di dollari.

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