Taiwan: Stati Uniti mandano portaerei dopo l’invio di Pechino di 13 aerei

 

 

New York, 24 Gennaio 2021 – 13 aerei militari di Pechino entrano nella zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan. Gli Stati Uniti inviano la portaerei Uss Theodore Roosevelt nel Mar Cinese Meridionale. L’ultimo sorvolo cinese giunge proprio all’inizio dell’insediamento del presidente Joe Biden. Sottolineando, così, la posizione duratura di Washington nelle questioni di divisione tra le parti che includono anche diritti umani, controversie commerciali. E, più recentemente, domande sulla risposta iniziale della Cina alla pandemia di coronavirus. L’amministrazione di Biden ha mostrato pochi segni di ridurre la pressione sulla Cina su tali questioni. Ma è favorevole a un ritorno a un dialogo più civile.

Taiwan

Il ministero della Difesa di Taiwan afferma che la Cina sabato ha inviato otto bombardieri in grado di trasportare armi nucleari e quattro jet da combattimento appena a sud-ovest dell’isola. Modello di lunga data di incursioni cinesi volte a spingere il governo del presidente Tsai Ing-wen a rispondere alla richiesta di Pechino di riconoscere Taiwan come parte del territorio cinese.

Gli Stati Uniti

Un comunicato del Comando delle forze Usa per l’Indo-Pacifico spiega che la Roosevelt “è in dispiegamento programmato verso la Settima flotta Usa per assicurare la libertà dei mari. Inoltre sta conducendo operazioni di sicurezza marittima, che includono missioni di volo, esercitazioni navali e addestramento coordinato tra unità di superficie e unità aeree”. Non è specificato se i due eventi siano collegati. La Roosevelt, come mostrato dalle immagini satellitari, è già transitata ieri attraverso il Canale di Bashi, tra Taiwan e le Filippine. Si troverebbe alla portata dei missili anti-nave cinesi Yj-12, di cui alcuni degli aerei di Pechino sono dotati.

Il dipartimento di Stato Usa fa sapere anche che: “la pressione militare esercitata dalla Repubblica popolare cinese su Taiwan minaccia la pace regionale e la stabilità. Gli Stati Uniti sono preoccupati dei tentativi in corso del Partito comunista cinese di intimidire i suoi vicini, inclusa Taiwan. Invitiamo Pechino a cessare la sua pressione militare, diplomatica ed economica, e a impegnarsi invece in un dialogo serio con i rappresentanti democraticamente eletti di Taiwan“.

“Sosteniamo tutti i nostri amici e alleati che portano avanti i valori condivisi di prosperità e sicurezza nella regione dell’Indo-Pacifico e continueremo a favorire una risoluzione pacifica alle questioni dello Stretto, coerente con i desideri e i migliori interessi del popolo taiwanese. Gli Stati Uniti tengono fede ai propri impegni di lunga data e continueranno ad aiutare Taiwan a mantenere una sufficiente capacità di autodifesa. Il nostro impegno verso Taiwan è solido e roccioso, e contribuisce al mantenimento della pace e della stabilità nello Stretto di Taiwan e nella regione”, conclude Washington.

Cenni storici

Taiwan e Cina si sono separate durante la guerra civile nel 1949. Ma la Cina è sempre determinata a portare l’isola sotto il suo controllo con la forza, se necessario. Gli Stati Uniti nel 1979 cambiano il riconoscimento diplomatico da Taipei a Pechino. Ma sono legalmente obbligati a garantire che Taiwan possa difendersi e che l’isola democratica autonoma goda di un forte sostegno a Washington. Tsai ha cercato di rafforzare le difese dell’isola con l’acquisto di miliardi di dollari in armi statunitensi. Inclusi caccia F-16 potenziati, droni armati, sistemi missilistici e missili Harpoon. Quest’ultimi in grado di colpire sia navi che bersagli terrestri.

Ha anche rafforzato il sostegno all’industria degli armamenti indigena di Taiwan. Tra questi anche il lancio di un programma per costruire nuovi sottomarini per contrastare le capacità navali in continua crescita della Cina. Ma ciò non basta e si inizia a organizzare giochi di guerra e inviare aerei da combattimento e aerei da ricognizione su base quasi quotidiana. L’isola conta circa 24 milioni di persone, e si trova a 160 chilometri (100 miglia) dalla costa sud-orientale della Cina attraverso lo stretto di Taiwan.

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