Summit Italia-Africa, conclusi i lavori

 

Roma, 30 Gennaio 2024 – Si è concluso il primo vertice ItaliaAfrica con capi di Stato e di Governo. Dopo l’intenso dialogo avviato negli ultimi anni con le conferenze ministeriali, si può parlare a ragione di un «rapporto ancora più forte e strutturato». Così si è espresso Mattarella nel corso del brindisi al Quirinale. Il presidente ha anche auspicato che l’Africa possa avere «più voce nei fori internazionali» e possa contribuire a spegnere i focolai di guerre.

Il premier Meloni si è dichiarata «contenta di aver scontrato un’ampia partecipazione per scrivere una nuova pagina» di relazioni basate su cooperazione da pari a pari. E ha definito il Piano Mattei «un piano di obiettivi concreti» con un metodo di lavoro che prevede un «crono programma preciso».

La presidente della commissione europea von der Leyen ha espresso gratitudine all’Italia per aver messo la cooperazione con l’Africa al centro della sua politica estera e della presidenza del G7. Ha inoltre manifestato soddisfazione per il Piano Mattei che rafforza la partnership con l’Africa, integrandosi con l’European Global Gateway. Sulla questione dei migranti ha auspicato una mobilità gestita da leggi e non dai trafficanti che commerciano in vite umane. Anzi ha sottolineato che questi vanno repressi offrendo invece alternative legali alle rotte mortali.

Per quanto riguarda il Piano Mattei, gli interventi strategici sono concentrati su poche priorità di medio lungo periodo:

  • Istruzione/formazione
  • Sanità
  • Acqua e igiene
  • Agricoltura
  • Energia
  • Infrastrutture

Nel Piano verrà coinvolto tutto il “Sistema Italia” a cominciare dalle aziende partecipate dallo Stato che a vario titolo si stanno occupando di Africa e non solo. Dall’Eni all’Enel, da Snam a Leonardo per citarne alcune. È prevista una dotazione iniziale di 5,5 miliardi per realizzare dei “progetti pilota”: tra questi il premier cita un grande centro di formazione professionale sulle rinnovabili in Marocco, altri centri di istruzione in Tunisia, in Costa d’Avorio progetti per l’accessibilità alla sanità e iniziative anche in Algeria, Mozambico, Egitto, Repubblica del Congo, Etiopia e Kenya.

A febbraio, con la prima Cabina di regia prevista dal decreto, si avvieranno missioni esplorative nei Paesi dei “progetti pilota”. Il Piano ha individuato alcune Nazioni africane del quadrante subsahariano e nordafricano che sarà poi allargato “seguendo una logica incrementale”.

Nella conferenza stampa di chiusura dei lavori del vertice Italia-Africa il premier ha espresso soddisfazione per il «nuovo modello di cooperazione fondato su rispetto e fiducia» impegnandosi a lavorare «perché le idee abbiano immediato seguito».

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