Kiev, abbattuti 15 droni russi

Roma, 30 Gennaio 2024 – Le forze ucraine hanno abbattuto 15 dei 35 droni Shahed lanciati dalla Russia durante la notte. Lo ha riferito l’aeronautica militare di Kiev, precisando che Mosca ha lanciato i veicoli aerei senza pilota da tre direzioni: Primorsko-Akhtarsk nel Krasnodar Krai russo, la Città russa di Kursk e Capo Chauda nella Crimea occupata.

 

Secondo quanto riferito, le truppe russe hanno anche attaccato con due missili S-300, prendendo di mira l’oblast di Donetsk. Secondo l’aeronautica militare, le difese dell’Ucraina hanno abbattuto 15 Uav sugli oblast di Mykolaiv, Sumy, Cherkasy, Kirovohrad, Dnipropetrovsk, Kharkiv, Kherson e Kiev. Un gruppo di droni ha attaccato zone di prima linea, prendendo di mira le infrastrutture energetiche, nonché le strutture civili e militari vicino alla linea del fronte e al confine russo.

Stoltenberg, armi a Kiev sono via per la pace

Sostenere l’Ucraina «è un investimento per la nostra sicurezza e fornire Kiev di armi la via verso la pace». Lo ha affermato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, a Washington dove ha incontrato il segretario di Stato Antony Blinken e il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan. «Il presidente Putin» – ha ricordato Stoltenberg – «ha iniziato questa guerra quasi due anni fa e potrebbe finirla oggi se smettesse di attaccare un vicino».

Certo, ha proseguito, «la guerra potrebbe anche finire se l’Ucraina smettesse di difendersi, ma ciò non significherebbe la pace: significherebbe l’occupazione russa, e l’occupazione non è pace. Una pace giusta richiederà che il presidente Putin si renda conto che non otterrà ciò che vuole sul campo di battaglia. Mosca deve accettare una soluzione negoziata in cui l’Ucraina prevalga come Nazione sovrana e indipendente. Ciò che accade attorno al tavolo delle trattative è indissolubilmente legato alla situazione sul campo di battaglia. Quindi, se vogliamo una pace giusta e duratura, dobbiamo fornire all’Ucraina più armi e munizioni. Le armi sono la via verso la pace».

Nuovo piano Usa

Secondo quanto riferito dal Washington Post, la Casa Bianca ha avuto quindi un ripensamento generale della sua strategia: l’obiettivo di Biden non sarebbe più quello di spingere il Governo di Kiev alla riconquista dei territori perduti, ma quello di sostenere l’Ucraina in modo da respingere eventuali nuove manovre di invasione da parte di Mosca. Gli Usa pensano anche a piani, che coinvolgano altre Nazioni, per ricostituire ed espandere il settore industriale e le esportazioni e per assistere Kiev nelle riforme politiche necessarie all’integrazione nelle istituzioni occidentali.

Questo in un momento in cui la Casa Bianca punta anche a superare l’impasse al Congresso, dove lo scontro tra repubblicani e democratici ha bloccato nuovi finanziamenti all’Ucraina.

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