Sondaggio Europarlamento, quasi 7 italiani su 10 si fidano del Recovery

 

 

Roma, 12 Febbraio 2021 – Da un sondaggio commissionato dal Parlamento europeo e condotto tra novembre e dicembre 2020 da Kantar si evince che il 53% degli intervistati a livello Ue ritiene la situazione economica in peggioramento nel prossimo anno. Solo il 21% pensa che migliorerà.

Priorità dei cittadini europei

Le richieste degli europei al Parlamento si incentrano soprattutto sul contrasto alla povertà e alle disuguaglianze sociali. Questo è dovuto alla visione pessimistica che i cittadini hanno della situazione economica del proprio Paese. Priorità che emergono in tutti gli Stati membri fatta eccezione per Finlandia, Repubblica Ceca, Danimarca e Svezia. In questi la lotta al terrorismo e al crimine precedono. Altre priorità si riscontrano anche nell’istruzione di qualità per tutti e la protezione dell’ambiente.

Quelle degli italiani

I cittadini italiani chiedono, anche, misure per garantire la piena occupazione. Tra i valori fondamentali che il Parlamento europeo dovrebbe difendere, gli intervistati mettono al primo posto la parità tra uomini e donne. In tutta l’Ue, questo aspetto è al secondo posto, dopo la difesa dei diritti umani nel mondo. La solidarietà tra gli Stati membri si posiziona al terzo posto.

Sempre secondo al sondaggio quasi tre europei su quattro (72%), e quasi sette italiani su dieci (69%), ritengono che il piano di ripresa Ue consentirà al proprio Paese di riprendersi più rapidamente dagli effetti negativi della pandemia di coronavirus.

Alla fine dello scorso anno per i cittadini l’immagine dell’Ue era in crescita positiva, oggi invece, aumenta la richiesta di cambiamento. Solo il 27% degli europei sostiene l’Unione europea per il lavoro svolto finora. Mentre il 44% preferisce dare il proprio sostegno ma con la richiesta di una riforma. Un altro 22% del sondaggio vede l’Ue con scetticismo, ma si dice pronto a cambiare idea a fronte di riforme radicali.

Il giudizio positivo di Dombrovskis sul premier Draghi

Il premier incaricato Mario Draghi è «un ottimo capitano che può portare a termine questo lavoro» perché è «capace di stare saldamente al timone anche durante la tempesta. Non fugge di fronte alle decisioni difficili». Lo ha affermato in un colloquio con “La Stampa Valdis Dombrovskis, temuto vicepresidente esecutivo della Commissione europea, commentando la decisione del presidente Sergio Mattarella di affidare la guida del governo all’ex numero uno della Bce. «Sono pienamente fiducioso che il nuovo governo, sotto l’abile guida di Mario Draghi, completerà con successo i passaggi che mancano in modo che i cospicui finanziamenti del Recovery possano iniziare ad arrivare il prima possibile», ha aggiunto Dombrovskis, ricordando che quando era primo ministro della Lettonia, Draghi «si dimostrò molto favorevole al nostro ingresso nell’Euro. Ho sempre apprezzato il suo stile di lavoro. È preciso, conciso e va sempre dritto al punto». A proposito del Recovery Fund, il vicepresidente della Commissione ha parlato di «un’opportunità unica per l’Italia, per invertire la rotta della sua economia, rendendola più forte e adatta per il futuro».

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