Social: il Governo Draghi assente dalle piattaforme

 

 

Roma, 14 Febbraio 2021 – Pochissime le parole del nuovo Governo Draghi ai giornalisti dopo il giuramento. Il premier ha pronunciato solo uncrepi” prima di salire in macchina davanti al Quirinale in risposta all’in bocca al lupo dei fotografi. Ad oggi il presidente del Consiglio non è presente su nessun social.

Silenzio non solo social

Un silenzio stampa che si è verificato anche prima della formazione della squadra, non solo per i giornalisti ma anche per chi doveva farne parte. E questo ha creato del malumore tra le forze politiche. Ma segna un cambio di passo nelle strategie comunicative del Governo Draghi.

Tutti i leader mondiali sono presenti almeno su una piattaforma social e tanti hanno costruito la loro fortuna proprio con le campagne Twitter e Facebook. Il caso di Donald Trump, con le polemiche poi legate alla sua esclusione, non è certo isolato. Tutti i premier europei sono attivi sulle piattaforme, tranne Angela Merkel che fa della sobrietà uno dei caratteri distintivi proprio come l’ex governatore della Bce.

Assenza del portavoce

Salta subito all’occhio la mancanza di un portavoce, almeno per il momento. Figura che ha avuto importanza negli ultimi Governi, da Paolo Bonaiuti a Filippo Sensi, fino a Rocco Casalino. Prevedibile che Draghi voglia dare a tutta la squadra di governo un’immagine di sobrietà. Ma già questo non sarà facile, vista l’ampia presenza di esponenti di forze politiche che sono nate, o comunque cresciute, nel mondo dei social.

Con i tecnici sarà semplice

La quasi totalità del team dei tecnici è priva di profili: Marta Cartabia, Luciana Lamorgese, Daniele Franco, Patrizio Bianchi, Cristina Messa, Enrico Giovannini, Roberto Cingolani e Roberto Garofoli non compaiono né su Twitter né su Facebook. Eccezione per il ministro dell’Innovazione Tecnologica, Vittorio Colao, che ha una presenza sporadica sulle piattaforme. Su Twitter con post in inglese su temi di sua competenza e su Facebook con foto prevalentemente in bici, la sua passione.

I politici invece

Lo scenario cambia spostandosi sul lato politico della compagine governativa, dove quasi tutti gli esponenti sono presenti sulle piattaforme, di persona o attraverso lo staff.

I Cinque Stelle fanno della comunicazione sui social uno dei loro cavalli di battaglia. Infatti Luigi Di Maio, che conta oltre 700 mila follower su Twitter, alterna informazioni istituzionali a prese di posizione sulle vicende politiche. Lo stesso fanno Federico D’Incà, molto presente su Twitter, e Fabiana Dadone che su Facebook posta anche immagini della sua vita pubblica e in qualche caso privata. Anche la Lega ha costruito parte della sua forza con le campagne social. Fanno però eccezione proprio Giancarlo Giorgetti, ed Erika Stefani, che non hanno profili, a differenza di Massimo Garavaglia.

Tutti presenti sui social i ministri Pd Andrea Orlando, Dario Franceschini e Lorenzo Guerini, così come i colleghi di Forza Italia. A partire da Renato Brunetta, particolarmente attivo con post, retweet, video di interventi in tv e foto. Ma anche Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna, che conta oltre 200 mila follower. Già attivi come ministri del passato Governo anche Elena Bonetti di Italia Viva e Roberto Speranza, che ha spesso utilizzato i suoi profili per invitare alla prudenza gli italiani nel corso della pandemia.

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