Settore turismo, ripresa decisa nel 2022

 

 

Roma, 4 Gennaio 2023 – La filiera del turismo è tornata a respirare dopo due anni terribili: il 2022 si è chiuso sfiorando i 400 milioni di presenze turistiche in Italia, con un balzo del +38,2% sul 2021. Un risultato decisamente positivo, anche se i livelli preCovid sono ancora irragiungibili.

Ripresa viaggi, soprattutto di stranieri

A stimarlo è stato in questi giorni Assoturismo-Cst. Il comparto registra dunque una robusta ripresa di arrivi e presenze, grazie soprattutto al forte aumento dei turisti stranieri e al rafforzamento della domanda italiana. Risultati positivi sono stati raggiunti dagli imprenditori della ricettività in tutte le Regioni e per le diverse tipologie di prodotti turistici, ma in assoluto le città d’arte hanno registrato la crescita più rilevante.

Il cambio di passo

In generale, le presenze nelle strutture ricettive sono aumentate del +38,2% rispetto al 2021, per un totale di circa 399,5 milioni. Gli arrivi si attestano invece, secondo le stime, su una crescita del +42,8%, sull’anno passato per un totale di 112,3 milioni. Però, nel confronto con il 2019 i dati segnano ancora il -8,5% di presenze e il -14,5% di arrivi. A trainare soprattutto i visitatori europei, anche se si rileva un forte aumento anche di viaggiatori dal nord America (Usa in testa).

Italiani e stranieri

Il forte recupero dei flussi stranieri ha dato il maggior contributo alla crescita: l’incremento stimato è del +83,4% sul 2021 e in valori assoluti circa 194,7 milioni di presenze, anche se la differenza con i dati del 2019 segna il -11,8%. Il mercato dei connazionali, invece, ha registrato un incremento del +11,9%, per un totale di 204,8 milioni di presenze (-5,2% rispetto al 2019). Il movimento nelle strutture alberghiere è stimato in crescita del +45,6%, mentre l’extralberghiero si ferma al +27,6%.

Le previsioni per il 2023

Sulle previsioni per i primi tre mesi del 2023 permane sempre un certo ottimismo ma con ampi margini di incertezza. L’opinione di oltre un quarto degli intervistati, su un campione di 1.334 imprenditori, è di una ulteriore crescita del settore, ma a ritmi decisamente più contenuti. Per il 54% le aspettative sono di una sostanziale stabilità del mercato e il 20% circa prevede, invece, una diminuzione dei flussi turistici. Una crescita economica lenta dell’area euro, l’elevata inflazione e l’aumento dei prezzi dell’energia, aggravati dal prolungamento della guerra in Ucraina, potrebbero rallentare la ripresa già nei primi mesi del prossimo anno.

Santanchè: «Bene i dati del settore turismo»

«Ancora segnali positivi dal turismo in vista del ponte dell’Epifania. Una nuova testimonianza di quanto il settore sia trainante per l’economia italiana e di quanto il Covid e il rincaro dei prezzi abbiano cambiato le esigenze e le tendenze dei viaggiatori. Il 97% degli italiani che sceglie l’Italia è una testimonianza d’amore per la nostra Nazione. Ma c’è anche un 34% di connazionali che ridurrà la durata del viaggio a causa degli aumenti divenuti insostenibili».

Sangiuliano, ottimo inizio anno anche per la Cultura

«Il successo dei Musei italiani nella #domenicalmuseo è motivo di orgoglio. L’affluenza del 1° gennaio premia lo sforzo fatto per le aperture e testimonia un potenziale ancora inespresso. Sono certo che il 2023 sarà un anno felice, l’obiettivo è quello di elevare servizi e qualità». Questo il commento del ministro della Cultura comunicando i dati relativi all’affluenza della prima iniziativa che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali.

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