Scuola: Draghi propone prolungamento dell’anno. I presidi si fanno sentire

 

 

Roma, 8 Febbraio 2021 – Nelle priorità del premier incaricato, Mario Draghi, c’è la scuola. Durante la seconda tornata di consultazioni è trapelata la notizia sulla necessità di una riorganizzazione del calendario scolastico. I ragazzi hanno perso troppi giorni di scuola.

Le proposte

L’invito dell’ex presidente della Bce sarebbe quello di prolungare di un mese l’anno scolastico. Quindi, restare sui banchi fino a fine giugno. Inoltre, il potenziamento del corpo docenti. L’obiettivo sarebbe quello di arrivare preparati alla ripresa di settembre, prevedendo anche nuove assunzioni. Affinché non si ripeta il problema delle cattedre vacanti e degli studenti che a inizio anno scolastico non abbiano ancora i professori assegnati.

Prolungamento si ma…

Il presidente del sindacato dei presidi (Anp), Antonello Giannelli, precisa: «Se si tratta di un prolungamento moderato, lo si può anche prendere in considerazione. È chiaro che non si può pensare di far stare alunni e docenti a scuola tutta l’estate. Ricordo che studenti e insegnanti stanno lavorando dall’inizio dell’anno scolastico. Faremo una valutazione quando i dettagli dell’ipotesi saranno chiari».

Per Francesco Sinopoli, a capo della Flc Cgil: «Lo Stato deve investire per i recuperi e saranno le scuole poi a trovare le modalità adeguate ai propri bisogni specifici e ai gap eventualmente da recuperare».

Anche Maddalena Gissi, segretario della Cisl scuola sembra contrariata: «Allungare a prescindere il calendario scolastico significa far credere che con la Dad la scuola ha scherzato. Siamo convinti che c’è bisogno di recuperare per tanti ragazzi che non sono stati raggiunti dai docenti per motivi tecnici e per diversità di condizione socio-economica. È chiaro che per questi casi saranno gli stessi professori ad attivare iniziative adatte».

Sulle assunzioni

Antonello Giannelli afferma: «Bisognerebbe assumere oltre 200mila docenti. Ed è fattibile se daremo alle scuole il potere di assumere, magari attraverso una forma di concorso alleggerita».

Per Sinopoli, «serve una procedura semplificata per l’assunzione dei precari, la conferma dell’organico Covid. E un investimento sulla loro formazione: abbiamo da tempo una proposta chiara che siamo pronti ad avanzare».

Marcello Pacifico, presidente dell’Associazione sindacale professionale (Anief) ricorda il numero record di supplenze di quest’anno, e il numero impressionante di cattedre di sostegno vacanti: «la stipula di oltre 210mila contratti annuali, con altri ancora da realizzare, assunzioni limitate e a settembre in arrivo altri 35mila pensionamenti, è una circostanza che non può lasciare indifferenti».

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