Scandalo “Stormy“ Trump incriminato

 

 

New York, 31 Marzo 2023 – Il Gran Giurì di Manhattan ha incriminato l’ex presidente e magnate Donald Trump per lo scandaloStormy” e già nella giornata di martedì sarà ascoltato in tribunale. Un evento storico questo, dato che non era mai accaduto nella storia americana che un presidente o ex presidente fosse accusato di reati penali.

Al momento si sa poco sui capi d’accusa depositati in tribunale, ma stando alla Cnn solo trenta potrebbero essere legati a false documentazioni per occultare pagamenti illeciti nei confronti della Daniels.

La vicenda

Lo scandalo che ha colpito duramente Donald Trump mettendone a rischio la ricandidatura alle prossime presidenziali del 2024, è legato a dei pagamenti illeciti per comprare il silenzio dell’attrice a luci rosse “Stormy” Daniels, al secolo Stephanie Clifford, con cui avrebbe avuto una relazione extraconiugale nel 2016, in piena campagna elettorale. Michael Cohen, avvocato di Trump e poi divenuto teste d’accusa era l’incaricato di effettuare i versamenti per un totale di 130.000 dollari, che la Trump Organization poi avrebbe insabbiato producendo documenti finanziari falsi. Per questo il Gran Giurì, dopo indagini durate cinque anni, ha formalmente accusato il “Tycoon” avvisando i suoi legali che subito hanno fatto scattare i negoziati.

Al momento benché questa sia la prima accusa penale nei suoi confronti, sulla testa del magnate pendono altre inchieste quali due indagini federali, per l’assalto al Congresso del gennaio 2021 e per il furto di documenti dalla Casa Bianca e per il tentativo di ribaltare il risultato elettorale del 2020 in uno stato cruciale in Georgia.

Trump: «Persecuzione politica»

Immediata la reazione del “Tycoon” che ha denunciato i democratici per persecuzione politica e cospirazione, ritenendola una interferenza nella corsa alle elezioni presidenziali che mina a distruggere il movimento Make America Great Again. Al suo fianco una folta schiera dei repubblicani come Kevin McCarthy, che ha accusato uno dei procuratori, Bragg, di abuso di potere e promesso l’avvio di indagini nei suoi confronti.

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