Agrigento Capitale italiana della cultura 2025

 

 

Roma, 31 Marzo 2023 – Agrigento è la Capitale italiana della cultura 2025 con il progetto “Il sé, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali”. La proclamazione è avvenuta stamattina, a Roma, nella sala Spadolini del ministero, alla presenza del presidente della Giuria, Davide Maria Desario, e del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. In finale con Agrigento c’erano anche Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia).

Storia del riconoscimento

Il titolo di Capitale italiana della cultura è conferito per la durata di un anno, sulla base dell’esperienza del titolo equivalente a livello europeo. La prima città ad aggiudicarsi il riconoscimento fu Mantova nel 2016, poi Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018 e Parma nel 2020, prorogato anche nel 2021 a causa della pandemia. Lo scorso anno Procida, nel 2023 Bergamo e Brescia, il prossimo anno sarà Pesaro. Nel 2019, di fatto, Matera fece da capitale europea e italiana della cultura. Mentre nel 2025 Gorizia sarà coinvolta nelle celebrazioni degli eventi di Nova Gorica.

Le parole emozionate del sindaco

«È un giorno di grande gioia. Abbiamo presentato un ottimo progetto, ma ora ci aspettano due anni di lavoro intenso: il 2025 è alle porte e dobbiamo essere pronti». Così il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, contattato dall’Agenzia Dire, dopo la proclamazione della Città dei templi a Capitale italiana della Cultura per il 2025. «Ora inizia la parte più difficile» – osserva – «dobbiamo governare i fondi che arriveranno. Vogliamo sfruttare questo momento per far ripartire la città. Siamo consapevoli del carico di responsabilità che abbiamo perché in questa sfida rappresentiamo non soltanto la Sicilia ma tutto il sud Italia».

La soddisfazione del governatore

«Un titolo che la città merita non soltanto per la sua storia, i suoi monumenti, per gli autori che sono patrimonio di tutto il Paese e dell’Europa intera». Lo dichiara il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani. «Ma a convincere la giuria e a prevalere sulle altre autorevolissime città in lizza» – aggiunge il governatore – «sono stati anche l’attualità e il valore del progetto che ha dato corpo alla candidatura della Città dei templi. Il rapporto con l’altro e dell’uomo con la natura, ma anche le relazioni tra culture diverse sono temi centrali in un tempo di trasformazioni come quello di oggi, di sfide che dobbiamo affrontare non soltanto sul piano culturale».

«Agrigento e tutta la Sicilia hanno una storia e una tradizione di accoglienza che ne fanno il luogo ideale per un confronto che durerà per un anno intero e che, per una saggia scelta di chi ha redatto il progetto, coinvolgerà tutto il territorio provinciale nel ricco calendario di iniziative, alcune di respiro internazionale, basato sui temi della Pace, del dialogo e del Mediterraneo come “luogo” in cui questi valori possono prendere corpo».

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