Salvini propone unione di tutte le forze di destra al Parlamento europeo

 

 

Lisbona, 30 Maggio 2021 – Il segretario della Lega, Matteo Salvini, partecipando alla videoconferenza Id (Identità e Democrazia) “A project for another Europe” afferma di voler costituire un unione di tre gruppi.

«Id, Ecr e Ppe con Orban: è il momento di mettere insieme il meglio dei tre gruppi per essere determinanti nel Parlamento europeo. Ho proposto un altro incontro a giugno, in Italia o in Polonia. Spero che nessuno abbia gelosie o chiusure, perché in gioco c’è l’Europa».

Poi aggiunge, «C’è il tema dell’immigrazione, della famiglia. Su alcuni temi a Bruxelles serve qualcuno che dica no all’utero in affitto e alle adozioni per i gay. Sul tema del commercio serve rilanciare il Made in Europe. Spero che anche nel Ppe ci sia chi non si rassegna a essere subalterni alla sinistra».

Obiettivi

«Il mio obiettivo, per creare davvero un’Europa fondata sul lavoro, sui diritti, sulla famiglia e sulla partecipazione, è creare un gruppo, forte e unito. Il quale metta insieme le forze migliori dei tre attuali gruppi di centrodestra, alternativi alla sinistra (anche estrema, ndr) che fino a oggi ha dettato legge al Parlamento europeo». Lo afferma ad Affaritaliani il segretario della Lega Matteo Salvini. «Dopo il Covid-19, nulla è più come prima. Lavoro, salute, sicurezza e libertà devono tornare al centro del dibattito europeo. Basta con austerità e organismi poco democratici e trasparenti che decidono sulla pelle di 500 milioni di persone». Salvini ricorda i numeri al Parlamento europeo: «Id 73 deputati per 10 nazionalità (Lega con 27). Ecr 61 deputati per 14 nazionalità (FdI ne ha 7). Ppe 178 deputati per 27 nazionalità (Forza Italia ne ha 10). Orban 12 deputati (non iscritti)».

«L’Europa non è l’Unione europea, non è l’Ema ma 500 mln di cittadini. I media lo tratteranno come un incontro di estremisti ma noi qui stiamo seminando. Possiamo essere il primo partito con almeno 130 parlamentari. Penso che sia importante».

«Questo è un momento importante, perché dopo il Covid-19 può cambiare tutto, e lavoriamo perché cambi in meglio».

Invitate anche altre delegazioni

A Budapest, in precedenza, Salvini ha incontrato i premier di Ungheria e Polonia, rispettivamente Viktor Orban e Mateus Morawiecki, per discutere su un allargamento delle alleanze. «Gli amici e la famiglia di Identità e Democrazia non si toccano». Il leader ha parlato anche di invitare le delegazioni di Francia e Austria a nuovi incontri, auspicabilmente a Roma.

«La politica di gestione della crisi pandemica e in particolare dei vaccini è stata incredibilmente fallimentare da parte dell’Unione europea e dell’Agenzia europea per il farmaco (Ema). Il Covid ha smascherato l’inefficienza delle elites burocratiche, dall’Ema, all’Oms, all’Onu e l’Omc».

«Dobbiamo difendere l’idea di Europa che è stata tradita, è una grande occasione. I numeri ci dicono che se ciascuno rinunciasse alla propria bandierina per una comune saremmo il secondo eurogruppo. Senza dimenticare il voto in Francia e Germania a breve. Siamo sempre visti come quelli da mettere nell’angolino. Spero che il prossimo incontro sia in Italia, spero che nei conservatori e anche nei popolari europei c’è chi non si rassegna ai socialisti, ai verdi che difendono l’ambiente quando conviene».

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