Russia, pagamenti in rubli per obbligazioni pubbliche in dollari

 

 

Roma, 6 Aprile 2022 – In una nota del ministero delle Finanze della Russia si legge che una banca estera si è rifiutata di processare il pagamento su obbligazioni pubbliche per 649,2 milioni di dollari dovuti su Eurobond e che i versamenti sono stati completati in rubli.

Sanzioni occidentali iniziano a incidere

Potenzialmente con questo evento il Paese si espone al default tecnico nel giudizio delle agenzie di rating. Arriva prontamente, attraverso il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, una precisazione secondo la quale la Russia potrebbe in teoria trovarsi in default, ma questa sarebbe una situazione artificiale. Secondo il portavoce citato da Reuters la Russia ha tutti i fondi necessari per onorare i propri obblighi. Ma continuerà a rimborsare il proprio debito estero in rubli mentre le sue riserve valutarie rimarranno bloccate dalle sanzioni occidentali.

Secondo Mosca, sono stati inviati i pagamenti in biglietti verdi, relativi a impegni sugli Eurobond denominati in dollari, con scadenze previste questo mese e nell’aprile del 2042, ma sono stati rifiutati. Di conseguenza, “si è dovuto ricorrere a un’istituzione finanziaria russa per effettuare i pagamenti necessari“.

Borse in calo

Piazza Affari supera la boa di metà giornata segnando i minimi di seduta. L’indice Ftse Mib ha toccato un calo del 2%, con Stellantis e Cnh che perdono oltre quattro punti percentuali. In attesa delle minute della Fed che potranno chiarire la politica monetaria statunitense e guardando anche alle nuove sanzioni alla Russia, debole tutta l’area euro, con Amsterdam e Parigi che scendono dell’1,7%. Tiene la Borsa di Londra (-0,4%), con Mosca che ondeggia sempre di qualche frazione attorno alla parità.

In attesa di chiarimenti sulle nuove sanzioni contro Mosca per la guerra in Ucraina, il rublo oscilla di qualche punto rispetto all’euro e al dollaro. La moneta russa, che in mattinata cedeva circa il 3%, ora sale di poche frazioni rispetto all’euro aggirandosi attorno a quota 90. La divisa di Mosca è invece in calo del 2% sul dollaro, che al momento vale 81 rubli, con un rapporto tra moneta europea e quella statunitense che resta attorno a quota 1,09. In tenuta la Borsa di Mosca: l’indice Moex ondeggia attorno alla parità, mentre l’Rtsi espresso in dollari sale di circa due punti percentuali.

Quotazioni del petrolio in leggero rialzo in avvio di giornata. Il greggio Wti passa di mano a 102,3 dollari al barile in aumento dello 0,36% rispetto ai valori di ieri sera a New York. Il Brent sale a 107,23 dollari in aumento dello 0,48%.

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