Russia, droni di Kiev su stazione di polizia

 

 

Roma, 31 Luglio 2023 – Prosegue l’utilizzo di droni nella strategia militare nel conflitto russo-ucraino. Nella notte un drone di Kiev ha colpito una stazione di polizia nella Regione russa di Bryansk, al confine con l’Ucraina, senza causare vittime. A renderlo noto è Alexander Bogomaz, governatore della Regione colpita, che su Telegram ha scritto che “le forze ucraine hanno attaccato il distretto di Troubtchevski durante la notte. Un drone ha colpito la stazione di polizia danneggiando un tetto e delle finestre”.

Missili su Kharkiv

Sempre nella notte, l’esercito russo ha attaccato con dei lanci di missili la città di Kharviv, come riferito dal capo della guarnigione militare della città, Serhii Melnyk, su Telegram e riportate dal Kiev Independet, il quale sottolinea l’utilizzo del sistema missilistico antiaereo S-300. Le autorità locali non hanno diramato alcun bollettino in merito ai feriti in quanto le operazioni di soccorso sono ancora in corso. Un incendio è scoppiato in un edificio non residenziale a seguito dell’attacco.

Colpita anche Kryvyi Rih, città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nella Regione di Dnipropetrovsk, dove le autorità hanno lanciato un’allerta aerea.

Blinken: «Russia non rimarrà impunita»

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato che al termine di questo conflitto sarà fondamentale che la Russia non rimanga impunita, perché altrimenti si creerebbe un precedente e si «aprirebbe un vaso di Pandora» dove ogni aggressore penserebbe di poter agire senza conseguenze. «L’ostacolo più grande alla fine della guerra» aggiunge,  «è la convinzione del presidente russo Vladimir Putin di poter resistere più a lungo dell’Ucraina e dei molti Paesi che la sostengono». «Stiamo lavorando molto duramente per liberarlo da questa idea» conclude.

I negoziati con gli Usa sulla sicurezza

Dall’Ufficio del presidente ucraino intanto arriva la conferma che la prossima settimana Usa e Ucraina inizieranno a discutere in merito a un accordo bilaterale di sicurezza. “Sebbene l’Ucraina non possa aderire alla Nato a causa della guerra in corso, è essenziale che il nostro Stato garantisca garanzie affidabili durante questa fase di transizione”, ha affermato Andrij Borysovyč Jermak, capo dell’Ufficio del presidente Zelensky.

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