Regione Siciliana, Ue: “Ok riprogrammazione dei Fondi”

 

Bruxelles, 28 Novembre 2023 – La Commissione Ue ha dato il via libera alla riprogrammazione dei fondi europei per la Sicilia consistenti in circa 800milioni di euro, cifra che potrebbe permettere alla Regione di chiudere la programmazione del Po Fesr Sicilia 2014-2020 (Programma operativo Fondo europeo Sviluppo Regionale), basato sulle analisi delle opportunità e problemi che la caratterizzano, coinvolgendo il territorio tramite un percorso di consultazione pubblica e già studiato sul tavolo del Consiglio di sorveglianza tenutosi a Palermo a fine luglio.

La manovra correttiva stabilita dall’Ue prevede, oltre alle previsioni dei spesa formulate dai dipartimenti per circa un miliardo di euro, lo stanziamento di 800 milioni di euro per garantire, da un lato, di mettere in sicurezza i fondi a rischio utilizzando al meglio le risorse non impiegate nel poco tempo rimasto, dall’altro inserire alcune misure correttive di compensazione in favore di cittadini e imprese, per dare risposte strategiche al territorio.

Altre manovre

Inoltre la manovra prevede di destinare al Fondo di garanzia per il sostegno agli investimenti delle imprese locali 50 milioni, mentre altri 70 saranno destinati alla graduatoria del bandoMisura A” gestito da Irfis (finanziaria per lo sviluppo della Sicilia). Non solo, la manovra frutto di una stretta collaborazione tra la Regione Siciliana e Raffaele Fitto, ministro per le Politiche europee e la Commissione europea, prevede la tutela per il territorio e il  potenziamento degli interventi nel campo della depurazione delle acque.

Schifani: «Importante testimonianza del lavoro svolto efficientemente»

Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana afferma che «l’approvazione della riprogrammazione con le misure correttive, approvate sia dalla giunta regionale sia dalle competenti commissioni dell’Ars e sottoposte lo scorso luglio al Comitato di sorveglianza, rappresenta un passaggio importante, non scontato, che testimonia la bontà del lavoro svolto. Questo ci fa ben sperare nella possibilità di avere concorso in modo determinante alla riduzione dell’area di rischio di perdita delle risorse stimate in oltre un miliardo all’atto del mio insediamento».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *