Reddito di cittadinanza, primo stop ad agosto

 

 

Roma, 10 Febbraio 2023 – Il mese di agosto sarà un momento particolarmente caldo per circa 600 mila percettori del reddito di cittadinanza che dovranno dire addio a questo sussidio statale voluto dal Movimento 5 Stelle e aspramente criticato dal Governo Meloni, intenzionato a sostituirlo nel 2024 con un’altra misura.

I dati

Secondo quanto affermato dall’Ufficio parlamentare di Bilancio, e riportato da Adnkronos, nel mese di dicembre, circa un terzo dei nuclei familiari potrebbe essere escluso, mentre dei singoli, circa tre quarti. “Il 38,5% dei nuclei che oggi ricevono il reddito di cittadinanza potrebbe essere escluso a partire da agosto. Circa tre quarti dei nuclei percettori composti da una persona sola smetteranno di ricevere il reddito di cittadinanza” si legge nella nota. La quale evidenzia che la quota degli esclusi si restringe man mano che aumentano i componenti familiari, in modo particolare nel caso siano presenti minori.

Regolamento

Come anticipato nei mesi precedenti, chi rifiuta la prima offerta di lavoro o chi manca la frequenza dei corsi di formazione obbligatoria destinata ai giovani potrebbe perdere il Rdc, misure che potrebbero scattare da prima di agosto. L’introduzione di tale regolamento incentiverebbe il mercato del lavoro, e la ricerca occupazionale, nonostante il ministero del Lavoro sia cauto sulle tempistiche ricordando che “Servono i tempi tecnici”.

Isole e Sud maggiori beneficiari

Dalle stime emerge che a beneficiare maggiormente del sussidio sono state le Isole il Sud Italia, con circa 1.040.957 di famiglie coinvolte, mentre al Centro le famiglie percettori sono stati circa 271.887, e al Nord 372.317. In totale nel 2022 il sussidio è costato circa 8 miliardi di euro.

L’Inps conferma che l’anno passato sono state 1.685.161 le famiglie che hanno accesso almeno ad una mensilità del sussidio vedendo quindi un totale di persone coinvolte pari a 3 milioni 662.803 con un importo medio di 551 euro. Per Anpal invece sono solo 919.916 i beneficiari del reddito di cittadinanza e di questi, hanno trovato lavoro in 173.000, mentre 660.000 hanno sottoscritto il patto del lavoro e i rimanenti 86.000 o appartengono a categorie di esonerati o rinviati ai servizi sociali, o sono stati esclusi.

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