Rapporti tra Usa e Iran, l’Unione europea scende in campo

 

 

Bruxelles, 19 Febbraio 2021 – L’Unione europea ha chiesto alla nuova amministrazione americana di sedersi intorno a un tavolo per discutere del nucleare iraniano e provare a salvare l’accordo del 2015. Il Dipartimento di Stato si è espresso in modo favorevole. Si intravede, quindi, un cambiamento nei rapporti tra Usa e Iran.

L’accordo

I P5+1 (membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ovvero Cina, Francia, Regno Unito, Russia e Usa più la Germania) hanno siglato l’accordo del 2015 in base al quale l’Iran ha ridotto il suo programma nucleare in cambio di promesse di aiuti economici. La mediazione venne fatta dall’allora presidente Barack Obama (di cui Joe Biden era vicepresidente). L’ex presidente Donald Trump, nel 2018, si è ritirato dall’accordo imponendo dure sanzioni agli iraniani. Resta ora da vedere se questi ultimi saranno, a loro volta, disposti a sedersi con gli americani.

Gli Usa

Ned Price, portavoce del Dipartimento di Stato ha affermato: «Gli Usa accettano l’invito dell’Alto rappresentante dell’Ue a partecipare a una riunione dei P5+1 e Iran per discutere una via diplomatica sul programma nucleare iraniano».

Un alto funzionario dell’amministrazione americana ha dichiarato che Biden sta mostrando buona fede e vede un incontro come l’inizio di unpercorso prolungatoper ripristinare l’accordo sul nucleare. Se l’Iran rifiuta di incontrarci, ha affermato, «penso che sarebbe in contrasto con quanto dichiarato finora da Teheran».

Come segno di distensione, gli Usa hanno fatto due passi simbolici. Innanzitutto, in una lettera all’Onu, hanno ritirato la controversa posizione dell’ex presidente Trump.

I diplomatici

Inoltre, la nuova amministrazione americana ha annunciato di aver allentato le rigorose restrizioni imposte dalla vecchia sui movimenti dei diplomatici iraniani accreditati presso le Nazioni Unite, con sede a New York. «La nostra idea è di prendere provvedimenti per rimuovere inutili ostacoli alla diplomazia multilaterale, modificando le restrizioni sui viaggi interni che sono estremamente restrittivi».

Restano in vigore le stesse misure applicate ai diplomatici delle Nazioni che hanno cattive relazioni con gli Usa. Come ad esempio quelle della Corea del Nord, che hanno bisogno di autorizzazione per andare oltre un raggio di 40 chilometri da Midtown Manhattan.

Intanto è in programma una visita in Iran del capo dell’Aiea, Rafael Grossi. Sabato si recherà a Teheran per colloqui con le autorità iraniane sul tema del nucleare. E probabilmente per accertarsi sulle nuove iniziative che si spera porteranno a nuovi rapporti tra Usa e Iran.

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