Rampelli: «Su persecuzione fiscale a Lerario inervenga Leo»

 

 

Roma, 3 Marzo 2024 – Il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia ha inviato una nota stampa con cui ricorda una storia di persecuzione fiscale ancora non risolta a lieto fine. «La vicenda pazzesca di Marco Lerario è da anni al centro della nostra attenzione. Ringrazio il Tg2 per aver portato a conoscenza il caso scabroso di una persecuzione fiscale indegna di una Nazione civile».

Per l’erario non si possono scaricare tasse dei figli della moglie morta

Come spiegato nel servizio televisivo curato dal giornalista Fabio Chiucchioni, Marco Lerario ha ricevuto più cartelle esattoriali, per un totale di circa 40mila euro perché si è semplicemente preso cura dei due figli, di cui uno disabile, che la moglie, ora deceduta, ha avuto dal precedente matrimonio e che era fiscalmente a carico del Lerario, scaricando dalle imposte quanto speso e chiedendone le detrazioni. Ma, secondo il fisco, ha evaso le tasse, nonostante anche la Commissione tributaria abbia espresso parere favorevole al Lerario. Dopo la battaglia di anni intrapresa con i precedenti Governi, pur nell’incredulità della stampa che si è occupata della vicenda, quattro mesi fa ho girato al viceministro Maurizio Leo, di cui conosco sensibilità ed efficienza, questo scandalo, dopo aver ricevuto il signor Lerario e condiviso il suo dramma in una conferenza stampa.

Serve un intervento legislativo

«È necessario fare una norma interpretativa retroattiva che consenta a una persona che si prende totalmente cura dei ragazzi come un padre, di scaricare le spese dei due figli scongiurando un diverso trattamento per il genitore in vita, ancorché marito della mamma defunta ma non papà biologico. Mi auguro che dopo il servizio del Tg2 ci si renda conto dell’orrore disumano che muove le richieste dell’Agenzia delle entrate. Avrebbero potuto e dovuto loro chiedere al Governo di varare una norma correttiva e retroattiva per dare risposta all’interessato e invece si sono limitati a un approccio burocratese e passivo sul quale sto depositando un’interrogazione». È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

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