Papa Francesco e Mattarella insieme per la Pace

La 54ª giornata mondiale per la Pace nasce su richiesta della Chiesa cattolica. Si celebra il primo gennaio per far sì che sia uno dei desideri di tutti per l’intero anno.

Papa Francesco

«Alla cura del prossimo e del creato è dedicato il tema della Giornata Mondiale della Pace, che oggi celebriamo: la cultura della cura come percorso di pace. I dolorosi eventi che hanno segnato il cammino dell’umanità nell’anno trascorso, specialmente la pandemia, ci insegnano quanto sia necessario interessarsi dei problemi degli altri e condividere le loro preoccupazioni. Questo atteggiamento rappresenta la strada che conduce alla pace, perché favorisce la costruzione di una società fondata su rapporti di fratellanza. Ciascuno di noi, uomini e donne di questo tempo, è chiamato a realizzare la pace ogni giorno e in ogni ambiente di vita. Ognuno di noi, non siamo indifferenti. Tendendo la mano al fratello che ha bisogno di una parola di conforto, di un gesto di tenerezza, di un aiuto solidale. Questo per noi è un compito dato da Dio».

Già nell’ultimo dell’anno Papa Francesco aveva parlato della Pace.

Nell’omelia preparata per la celebrazione dei Vespri letta dal cardinale Re il Pontefice afferma:

«Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore…». Potrebbe sembrare forzato ringraziare Dio al termine di un anno come questo, segnato dalla pandemia. Il pensiero va alle famiglie che hanno perso uno o più membri; pensiamo a coloro che sono stati malati, a quanti hanno sofferto la solitudine, a chi ha perso il lavoro…

A volte qualcuno domanda: qual è il senso di un dramma come questo? Non dobbiamo avere fretta di dare risposta a tale interrogativo. Ai nostri “perché” più angosciosi nemmeno Dio risponde facendo ricorso a “ragioni superiori”. La risposta di Dio percorre la strada dell’incarnazione, come canterà tra poco l’Antifona al Magnificat: «Per il grande amore con il quale ci ha amati, Dio mandò il suo Figlio in una carne di peccato».

Un Dio che sacrificasse gli esseri umani per un grande disegno, fosse pure il migliore possibile, non è certo il Dio che ci ha rivelato Gesù Cristo. Dio è padre, «eterno Padre», e se il suo Figlio si è fatto uomo, è per l’immensa compassione del cuore del Padre. Dio è Padre ed è pastore, e quale pastore darebbe per persa anche una sola pecora, pensando che intanto gliene restano molte? No, questo dio cinico e spietato non esiste. Non è questo il Dio che noi «lodiamo» e «proclamiamo Signore».

Sergio Mattarella

«A nome della Repubblica Italiana e mio personale, desidero rivolgerLe un riconoscente ringraziamento per l’alto messaggio che ha voluto indirizzare ai capi di Stato e di Governo, ai fedeli delle diverse religioni e a tutti gli uomini e le donne di buona volontà in occasione della 54° Giornata Mondiale della Pace.

Il tema “La cultura della cura come percorso di pace”, offre a tutti noi, soprattutto a coloro che rivestono cariche pubbliche a tutti i livelli, un importante spunto di riflessione. Quanto mai attuale in questo momento circa la necessità di operare per un progresso umano che ritrovi nella fraternità, nella giustizia e nella pace le sue stesse fondamenta».

 

Vedi anche il nostro approfondimento nell’articolo su eurocomunicazione.com

 

 

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