Dall’Azerbaijan arriva il primo gas. Salento protagonista

Bruxelles, 31 Dicembre – Il gas proveniente dall’Azerbaijan è iniziato a fluire lungo il gasdotto Trans Adriatic Pipeline (Tap), verso l’Europa.

Salento protagonista

Grecia e Bulgaria già raggiunte dalle prime molecole attraverso il punto di interconnessione con la rete Desfa a Nea Mesimvria. In Italia attraverso il punto di interconnessione tra Tap e Snam Rete Gas (Srg) a Melendugno, lungo la costa adriatica del Salento.

Le operazioni commerciali erano cominciate il 15 novembre. Nata per diversificare le fonti di approvvigionamento del gas con positivi effetti anche sui costi.

Tap

Luca Schieppati, consigliere delegato Tap, «è una giornata storica per il nostro progetto, per i Paesi che ci ospitano e per l’intero settore energetico europeo. Tap è ora parte integrante della rete di distribuzione del gas del continente e contribuisce significativamente alla transizione energetica in atto. Offriamo un servizio di trasporto diretto, sicuro e a costi competitivi lungo la nuova rotta del Corridoio Meridionale del Gas, che attraverso i Paesi del sud est europeo raggiunge tutto il continente».

Secondo Marija Savova, direttore commerciale Tap, «l’inizio delle forniture fisiche di gas costituisce una pietra miliare per il mercato energetico europeo. Siamo pronti per offrire ai nostri shipper un servizio di fornitura affidabile nei prossimi mesi e anni, e allo stesso tempo guardiamo già avanti al lancio della seconda fase nel market test in estate, che consentirà la futura espansione di Tap, raddoppiando la capacità di trasporto del gasdotto fino a 20 miliardi di metri cubi annui».

Tanti i passaggi per la realizzazione

10 miliardi di metri cubi di gas è la capacità di trasporto. Quattro miliardi di euro è il costo del tratto tra la Grecia e l’Italia400 milioni circa i lavori nel Salento. Coinvolte imprese importanti tra cui Saipem per la posa in mare. I tubi offshore sono stati posizionati da metà febbraio sino a maggio scorso. Il microtunnel da 1564 metri che attraversa la spiaggia di Melendugno, invece ultimato l’anno scorso. Snam ha costruito la connessione del Prt e degli impianti di Melendugno alla rete nazionale al punto di allaccio di Mesagne, in provincia di Brindisi. È un collegamento, via tubo, di circa 55 chilometri.

I contrari

Turismo nel Salento non coinvolto. Questo, uno dei motivi di protesta (a volte anche violenta), insieme alla paura di danni ambientali, sollevato dai contestatori di Tap. Non solo ambientalisti e movimenti antagonisti, ma anche diversi sindaci e amministratori della zona. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha cercato di far passare un approdo diverso da Melendugno, benché questo avesse tutte le autorizzazioni, anche ambientali. E per l’ambiente non si segnalano compromissioni. Protetti sia l’habitat marino sia i tanti ulivi presenti nell’area dei lavori. Ulivi espiantati temporaneamente, messi al sicuro, riparati e protetti in vista della loro ricollocazione.

Iniziative del Governo

Un primo tavolo con le istituzioni locali fu avviato dal Governo Gentiloni, col ministro per il Sud, Claudio De Vincenti, ma riguardò soprattutto le compensazioni. La partita è stata ripresa dal Conte 2 col sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Mario Turco.

Il quale ha dichiarato: «Ho proposto un cambio di metodologia: uscire dalla logica dei ristori o risarcimenti e puntare ad un tavolo sugli investimenti, dentro il quale far confluire le risorse che potrà mettere a disposizione Tap, ma anche utilizzare lo strumento del Cis e i fondi del Recovery Fund per redigere un programma di sviluppo del Salento, condiviso e integrato. Le possibili direttrici strategiche individuate sarebbero infrastrutture, transizione energetica, riqualificazione urbana, sviluppo economico, ricerca. Attendo ora un sistema di progetti dai Comuni di Brindisi e Lecce».

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