Palamara – Sallusti, Codacons contro Avvocatura dello Stato

Roma, 20 luglio 2021 – Il Codacons interviene contro l’azione legale intentata dall’Avvocatura dello Stato contro il giornalista Alessandro Sallusti e l’ex magistrato Luca Palamara. Viene richiesto un risarcimento da un milione di euro per danni all’immagine che il libro “Il Sistema” avrebbe provocato alla Magistratura.

Il Codacons con Sallusti e Palamara

“Si tratta di un gravissimo attentato alla libertà di espressione e di una azione del tutto paradossale”, spiega il Codacons. “Il libro riporta, infatti, gli scandali del Sistema giudiziario italiano che lo Stato non ha saputo impedire, e porta i cittadini a conoscere cosa accade nel settore della Giustizia attraverso un lavoro di ricostruzione dei fatti”.
“Se è vero che lo Stato chiede soldi a due scrittori liberi di esprimersi, gli stessi Sallusti e Palamara devono ora agire contro lo Stato in via riconvenzionale chiedendo 10 milioni di euro di danni per non aver saputo prevenire e impedire la guerra tra bande nella Magistratura italiana”.

In tal senso il Codacons offre il proprio staff legale per sostenere i due autori del libro contestato e difenderli in questo giudizio.

Possibile danno all’immagine dell’Istituzione

L’associazione ha, inoltre, presentato oggi formale costituzione di parte offesa nell’inchiesta aperta dalla Procura di Brescia sull’ex Pm di Mani PulitePiercamillo Davigo e altri magistrati milanesi, per rivelazione del segreto d’ufficio.
“Fatti che, se confermati, getterebbero grave discredito sull’Istituzione in cui si incarna la Magistratura italiana. Quindi, con un danno all’immagine dell’Istituzione e ripercussioni dirette per gli utenti della giustizia, rappresentati dal Codacons. Per tale motivo l’associazione, nell’atto di costituzione, chiede anche alla Procura di estendere le indagini al reato di rivelazione del segreto d’ufficio. Ma anche, per i reati di Abuso, Rifiuto e Omissione di atti d’ufficio e violazione dell’art. 97 della Costituzione anche in concorso. Inoltre, di accertare se possano tali reati aver determinato anche il sorgere di possibili fattispecie come favoreggiamento e corruzione”.

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