Oms, David Nabarro bacchetta l’Europa: «Così rischiamo la terza ondata»

22 Novembre – Un avvertimento chiaro e semplice quello che arriva all’Europa dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). Se non si attrezzerà in modo corretto ci sarà una terza ondata della pandemia all’inizio del 2021. David Nabarro, inviato speciale dell’Oms, in un’intervista ai giornali svizzeri dichiara il suo disappunto ai governi europei. «Non hanno realizzato le infrastrutture necessarie durante l’estate, dopo aver riportato sotto controllo la prima ondata. E se non lo faranno adesso, avremo una terza ondata all’inizio del prossimo anno».

Asia

Nabarro ha, poi, lodato la risposta alla pandemia dei Paesi asiatici, come la Corea del Sud, che assumono comportamenti corretti.

Ha sottolineato che in Asia le «persone sono pienamente coinvolte, assumono comportamenti che rendono difficile la circolazione del virus. Mantengono le distanze, indossano mascherine, si isolano quando sono malate, proteggono i gruppi più a rischio. Inoltre non hanno allentato le restrizioni prematuramente».

Critiche

«Per allentare le restrizioni», secondo l’inviato Oms, «bisogna attendere fino a quando i numeri non saranno bassi e si manterranno bassi. Invece in Europa si sono allentate le maglie dopo l’estate, ed ora i contagi sono di nuovo in aumento. La risposta dell’Europa è stata incompleta», ha rilevato Nabarro. E parlando della Svizzera, ad esempio, ha criticato la decisione di riaprire le piste sciistiche, che potrebbe condurre a «un livello molto alto di contagi e decessi».

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