Sfuma l’ipotesi del rinvio in Italia del Black Friday

L’ipotesi di un rinvio del Black Friday in Italia svanisce. Manca infatti una posizione unitaria tra tutti i soggetti interessati, che sono stati sondati informalmente dal governo. Quindi non ci sono le condizioni per uno spostamento in avanti della data, ormai alle porte, del 27 novembre. Questo nonostante il pressing, cresciuto nelle ultime ore, per uno slittamento. Chiesto a gran voce soprattutto dai negozi tradizionali, in gran parte chiusi per le restrizioni delle misure anti-Covid. Che ora rischiano di perdere questa ghiotta occasione di affari, destinata ad andare a vantaggio soprattutto dei colossi del web.

L’esempio francese

L’ipotesi di uno spostamento, dopo il moltiplicarsi di appelli arrivati da commercianti e consumatori a replicare la decisione della Francia, dove Amazon ha accettato la proposta del ministro dell’economia di rinviarlo di una settimana, è stata al centro di un confronto informale tra il governo e le associazioni commerciali: i ministeri dell’Economia e dello Sviluppo economico, secondo quanto si apprende da fonti di governo, hanno infatti effettuato un sondaggio informale con le associazioni dei commercianti e della grande distribuzione, ma non è stata trovata una posizione unitaria di tutti i soggetti interessati.

L’esposto all’Antitrust di Confesercenti

A spingere per un rinvio è da giorni Confesercenti. Ha già inviato una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e presentato un esposto all’Antitrust. Sarebbe un «segnale importante» per i negozi tradizionali, che hanno bisogno non solo di ristori ma di “atti politici”, sottolinea il segretario generale Mauro Bussoni. Facendo notare che l’incertezza di questa situazione porterà quest’anno molti ad anticipare gli acquisti natalizi. Motivo che rende questo Black Friday «un’occasione ghiottissima» per i negozianti.

L’appello del Codacons e del Fapi

Un appello in questo senso è arrivato anche dai consumatori, con il Codacons che chiede di spostare il “venerdì nero” italiano all’8 dicembre e propone un “Black Christmas” fino a fine mese con saldi anticipati e forti sconti per consentire ai negozi tradizionali di «concorrere ad armi pari con Amazon e gli altri giganti dell’e-commerce». «Deve essere garantita la vendita a tutti gli esercenti», sottolinea anche la Federazione autonoma delle piccole imprese (Fapi), che spinge invece su un riavvio delle vendite.

Le diverse posizioni di Federmoda e Aires

Più fredde, invece, sulla proposta le associazioni aderenti a Confcommercio. Più che parlare di Black Friday da spostare, quello che serve è «l’applicazione ai colossi del web di una web tax effettivamente proporzionale ai ricavi ottenuti nel nostro Paese», afferma il segretario generale dei Federmoda, Massimo Torti, che sposta l’attenzione sui «problemi che hanno i piccoli negozi a vivere su un mercato con difficoltà estreme», con i commercianti di moda che comprano 8 mesi prima e ora rischiano di trovarsi, nel miglior periodo degli acquisti, a «far fronte a vendite minimizzate da questo grande evento». Disinteressati ad un rinvio del Black Friday anche le catene e i gruppi di elettronica riuniti in Aires: «è più importante per noi avere norme per competere ad armi pari».

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