Olio di girasole, rincari presto al termine?

 

 

Roma, 7 Agosto 2022 – A sud di Bari, nel porto di Monopoli, attesa per la nave Mustafa Necati che trasporta 6.000 tonnellate di olio di girasole diretta in Italia. Ad annunciarlo le autorità ucraine e turche.

Secondo l’analisi di Coldiretti sui dati Istat le importazioni nazionali italiane di olio di girasole lo scorso anno sono pervenute al 46% dall’Ucraina. Si parla di ben 260 milioni di chili. Nel 2022 il blocco navale causato dalla guerra ha visto il prezzo raggiungere livelli record aumentando del 66%.

“La mancanza di olio di girasole si è fatta sentire in Italia dove” – sottolinea la Coldiretti – “è risultato introvabile sugli scaffali dei supermercati e numerose catene che sono state costrette a razionare le vendite. Mentre molte industrie alimentari hanno dovuto modificare le ricette dei proprio prodotti“.

Motivi dell’aumento di prezzo

L’olio di girasole infatti è impiegato dall’industria alimentare per la produzione di conserve, salse, maionese, condimenti spalmabili. la ripresa delle forniture può significare risparmi economici per le imprese costrette a rifornirsi con prodotti alternativi più costosi. Conseguentemente anche per le famiglie ci sarà una diminuzione della spesa. “La ripresa delle spedizioni è dunque destinata ad avere effetti anche sull’inflazione con i prezzi dei prodotti alimentari che sono aumentati in media del 9,6% a luglio, trainati proprio dagli oli di semi di girasole (+66%), burro (+31,9%) e farina (+21,5%)”, dichiara infine Coldiretti.

Papa Francesco

Il Santo Padre, dopo la recita dell’Angelus a piazza San Pietro, ha voluto esprimere la sua soddisfazione per «la partenza dai porti dell’Ucraina delle prime navi cariche di cereali». Il Pontefice ha evidenziato come «questo passo dimostra che è possibile dialogare e raggiungere risultati concreti che giovano a tutti. Tale avvenimento è un segno di speranza e auspico di cuore che seguendo questa strada si possa arrivare ad una pace giusta e duratura».

Quattro navi con prodotti alimentari ucraini sono partite da porti del Mar Nero nell’ambito di un accordo per sbloccare l’export via mare del Paese. Oltre a quella con l’olio di girasole destinata all’Italia sono partite la Mv Glory, diretta a Istanbul con 66.000 tonnellate di grano; la Mv Star Helena, diretta a Nantong/Machong (Cina) con 45.000 tonnellate di farina; e la Mv Riva Wind, diretta a Iskenderun (Turchia) con 44000 tonnellate di grano.

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