Odessa, nuovo attacco russo

 

 

 

Roma, 19 Luglio 2023 – Nella notte l’esercito russo ha condotto un durissimo attacco missilistico contro la Città ucraina di Odessa. “Ci sono stati lanci di missili da crociera Kalibr dal Mar Neroscrive su Telegram il portavoce militare Sergiy Bratchuk senza però fornire maggiori dettagli. Mentre Oleg Kiper, capo del comando militare ucraino di Odessa, ha dichiarato alla RbcUkraine che molti residenti sostengono che i missili hanno colpito alcuni edifici residenziali e “ci sono dei feriti”.

Colpita anche Mykolaiv

Le autorità locali confermano che l’attacco russo non ha provocato danni solamente a Odessa, ma anche alla Città di Mykolaiv, il secondo porto marittimo commerciale dell’Ucraina, dove un grave incendio ha causato ingenti danni a un’area produttiva. Secondo indiscrezioni Mosca starebbe organizzando anche un contrattacco nel nord-est del Paese per mettere in difficoltà le forze di Kiev.

Le dichiarazioni di Mosca

Mosca afferma di aver attaccato Odessa e alcuni impianti per la produzione di droni marittimi come rappresaglia per gli attacchi di Kiev al ponte di Crimea, anche se la reale motivazione potrebbe essere impedire all’Ucraina di rinnovare l’accordo sul grano estromettendo la Russia. Ieri infatti Mosca non ha rinnovato gli accordi sull’esportazione del grano e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto che l’accordo prosegua anche senza la Russia, confidando nell’appoggio della Turchia. L’attacco rende di fatto impossibile ogni alternativa a Mosca.

Jermak: «Mosca mette in pericolo 400 milioni di persone»

Andrij Borysovyč Jermak, capo dell’Ufficio del presidente ucraino, afferma che gli attacchi condotti dall’esercito russo sono la dimostrazione che Mosca «vuole mettere in pericolo la vita di 400 milioni di persone in vari Paesi che dipendono dalle esportazioni alimentari ucraine». Intanto il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan auspica che il Cremlino possa rivedere l’accordo sul grano, dato che la Russia ha chiuso definitivamente la porta, ma è disposta a un passo indietro nel caso in cui vengano accettate le sue richieste, come l’alleggerimento delle regole sulle proprie esportazioni di fertilizzanti e cibo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *