Nuovo attacco russo colpisce Kryvyi Rih

 

Roma, 15 Giugno 2023 – La Città di Kryvyi Rih, situata nell’Ucraina centro-meridionale, è stata nuovamente presa di mira da parte dell’esercito di occupazione russo, causando una serie di danni nei confronti di due complessi industriali e il ferimento di una persona. La notizia è stata diffusa da Sergiy Lysak, capo dell’amministrazione militare regionale, tramite un post pubblicato sul proprio canale Telegram. Nel messaggio si legge: “Questa notte il nemico ha attaccato di nuovo Kryvyi Rih con dei razzi. Due imprese industriali sono state colpite. Un uomo di 38 anni è rimasto ferito, ma le sue condizioni non sono gravi. L’attacco ha causato anche danni significativi ai gasdotti”.

Si ricorda che Kryvyi Rih è la Città natale di Volodymyr Zelensky ed è la seconda volta che diviene obiettivo di operazioni belliche russe. Martedì mattina un missile aveva colpito un condominio e un negozio di alimentari, provocando la morte di almeno 12 persone e il ferimento di altrettanti civili.

A Minsk arrivate armi nucleari tattiche

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, in occasione di un’intervista alla rete televisiva di Stato russa Rossiya-1, ha affermato che la Bielorussia avrebbe iniziato a ricevere armi nucleari tattiche dalla Russia. Lukashenko ha reso noto che alcune di queste armi sarebbero tre volte più potenti delle bombe atomiche che gli Stati Uniti sganciarono su Hiroshima e Nagasaki nel 1945. La notizia è stata diffusa tramite il canale Telegram dell’agenzia di stampa bielorussa Belta e riportata dai media internazionali. Le dichiarazioni del presidente bielorusso hanno sollevato molta preoccupazione a livello internazionale. E richiedono pertanto la necessità che si attesti la loro veridicità.

Il leader ha fatto sapere che non avrebbe «alcun dubbio» nell’impiegare armi nucleari, nel caso in cui il suo Paese subisse delle aggressioni. Ha inoltre sottolineato che è stato lui stesso a insistere nei riguardi del presidente russo Vladimir Putin affinché potesse essere rifornito di questa tipologia di armamenti.

Dall’inizio del conflitto distrutte o danneggiate 1.554 strutture mediche ucraine

Il ministero della Salute ucraino ha reso noto che dall’inizio dell’invasione l’esercito russo avrebbe colpito 1.554 edifici destinati a compiere attività di carattere sanitario. Tutt’ora sembrerebbe che questa tipologia di strutture divengano con molta facilità obiettivi militari da parte degli occupanti, nella maggior parte dei casi attraverso il lancio di missili. Il rapporto ministeriale ha affermato che almeno 184 ospedali sono stati completamente distrutti. Mentre 1.370 hanno subito dei significativi danneggiamenti. Le più colpite sono state le infrastrutture sanitarie situate nelle Regioni di Kharkiv, Kherson, Donetsk, Mykolaiv e Kiev. Tuttavia, l’Ucraina sta già ricostruendo le strutture colpite. Fino ad ora almeno trecento edifici sono stati resi nuovamente funzionanti.

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