Nuova Zelanda, premier si dimette

 

 

Wellington, 19 Gennaio 2023 – Jacinda Arden, primo ministro in Nuova Zelanda ha annunciato le dimissioni e ha convocato le elezioni per il 14 ottobre. Durante una conferenza stampa, Ardern ha precisato che resterà in carica fino al prossimo 7 febbraio, quindi proseguirà con il suo mandato di deputata fino alle elezioni di fine anno.

«Avere un ruolo così privilegiato comporta responsabilità, tra cui quella di sapere in quale momento sei la persona giusta per stare al comando e anche in quale non lo sei», ha spiegato, specificando che si tratta di una decisione su cui stava riflettendo dall’estate. «Ho dato tutta me stessa per essere primo ministro, ma mi è anche costato molto. Non posso e non devo fare questo lavoro se non ho il pieno di energie, oltre a un po’ di riserva per quelle sfide impreviste che inevitabilmente si presentano».

Ardern ha tenuto a sottolineare che dietro la sua decisione non c’è «nessuno scandalo segreto. Sono umana. Diamo tutto ciò che possiamo il più a lungo possibile e poi arriva il momento. E per me è questo il momento».

Premier dal 2017

La premier si è detta fiduciosa sulla possibilità di una vittoria dei laburisti anche in sua assenza. «Sono incredibilmente orgogliosa di ciò che abbiamo realizzato negli ultimi cinque anni, nonostante le numerose sfide che ci attendono. Abbiamo capovolto le statistiche sulla povertà infantile e ottenuto i progressi più significativi in materia di assistenza sociale e di alloggi pubblici che siano stati visti in molti decenni».

«Oltre alla nostra ambiziosa agenda» – ha aggiunto – «che ha cercato di affrontare questioni a lungo termine come la crisi abitativa, la povertà infantile e il cambiamento climatico, abbiamo anche dovuto rispondere a un attacco terroristico interno, un’eruzione vulcanica e una pandemia globale, con la conseguente crisi economica. Le decisioni che si sono dovute prendere sono state costanti e pesanti».

Jacinda Ardern, 42 anni, è diventata primo ministro in un Governo di coalizione nel 2017, prima di guidare il partito laburista di centro-sinistra a una maggioranza assoluta nelle elezioni successive, tre anni dopo. Negli ultimi sondaggi ha visto crollare la popolarità personale e del suo partito.

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