Navalny, manifestanti arrestati in Russia

 

Roma, 17 Febbraio 2024 – Oltre 100 persone arrestate in Russia in otto Città durante le veglie organizzate in memoria dell’attivista Alexei Navalny, morto in carcere. A riportare le notizie l’Ong russa per i diritti umani OVD.

Ma i raduni non si limitano al territorio russo. Gli omaggi all’oppositore del Cremlino si sono tenuti in tutta Europa e negli Stati Uniti.

A Varsavia davanti all’ambasciata russa in Polonia hanno manifestato un centinaio di persone, soprattutto giovani, molti dei quali sembravano sconvolti. Denislan, un russo di 29 anni che non ha voluto rivelare la sua identità completa, ha spiegato di essere venuto per protestare contro gli “assassinii politici” e di vedere in Navalny un “simbolo della società civile russa”.

Diverse centinaia di persone che brandivano i ritratti dei defunti si sono radunate anche in Lituania. La manifestazione si è svolta presso il memoriale delle vittime dell’occupazione sovietica a Vilnius.

In centinaia anche a Berlino davanti all’ambasciata russa. “Putin assassin! Putin all’Aia!” ha scandito la folla radunata sul viale Unter den Linden, nel centro della Capitale tedesca. In una folla prevalentemente di lingua russa con mescolanza di tedeschi, molti cartelli riportavano foto o citazioni di Navalny o insulti contro Vladimir Putin.

Nei Paesi Bassi diverse centinaia di persone hanno manifestato in piazza Dam, davanti al palazzo reale di Amsterdam e davanti all’ambasciata russa all’Aia, sui cui cancelli era appeso un ritratto di Navalny. I manifestanti ad Amsterdam portavano cartelli con la scritta “Putin è un assassino” e “Non arrenderti”.

In Svizzera, circa 150 persone si sono riunite presso la Place des Nations a Ginevra, con in mano il ritratto di Navalny o un mazzo di fiori bianchi. Una donna portava un cartello con la scritta “Putin è un assassino”. A Zurigo circa 300 persone si sono radunate spontaneamente per una cerimonia commemorativa accanto alla stazione centrale. Alcuni avevano portato manifesti con la scritta “Non mollare mai” scritta accanto al ritratto di Alexei Navalny.

A Londra, diverse decine di persone si sono radunate davanti all’ambasciata russa, dietro le transenne, portando cartelli in inglese o russo che dicevano “Putin assassino”, “Assassini”, “Navalny il nostro eroe”, “La mia Russia è in prigione”, “Non arrenderti”, “Noi siamo Navalny” o addirittura “Putin brucia all’inferno”.

Negli Usa diverse centinaia di manifestanti si sono radunate davanti all’ambasciata russa a Washington, brandendo cartelli tra cui “Vergogna Putin”. Sui muri dell’ambasciata sono state proiettate le parole “Putin” e “assassino”. A New York la gente ha deposto fiori davanti al consolato russo e ha appeso le sue foto ai cancelli dell’edificio.

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