Morti due operai in un cantiere a Firenze, estratti vivi altri tre

 

 

Firenze, 16 Febbraio 2024 – Grave incidente sul lavoro a Firenze: stamattina alle 8.30 circa l’impalcatura di un cantiere in corso per la costruzione di un supermercato, nel quartiere di Novoli, è crollata. Al momento, a causa dell’improvviso cedimento, risultano due operai deceduti, mentre altri sei sarebbero i dispersi. Sui social il presidente della Regione, Eugenio Giani, fa sapere: «Il nostro sistema regionale sta intervenendo per un crollo di impalcatura in un cantiere a Firenze in via Mariti. Al momento risultano 8 persone coinvolte. Sul posto i nostri sanitari, vigili del fuoco e forze di polizia».

Accorso sul luogo del gravissimo incidente, il governatore aggiunge un dettaglio alla ricostruzione dell’accaduto. Nella strada laterale che lambisce il cantiere in cui si è verificato il crollo «si può vedere ancora un pulmino di bambini: è stato un miracolo» che le macerie «non si siano riversate all’esterno. Il pulmino è ancora lì fermo, i bambini sono stati portati via».

Nel cantiere dell’Esselunga in fase di realizzazione nell’area dove un tempo sorgeva l’ex panificio militare, stanno operando le squadre di soccorso. I vigili del fuoco parlano «di un importante crollo dei piloni principali». Al momento, spiegano, sono state estratte vive «tre persone e sono in corso le ricerche di altre». Sul posto stanno operando anche le squadre Usar, dedicate al soccorso in caso di terremoti o crolli.

Immediato sciopero convocato dai sindacati della triplice

Cgil, Cisl, Uil Toscana indicono per oggi uno sciopero generale regionale nelle ultime due ore di turno. Lo annuncia una nota siglata dalle tre organizzazioni sindacali, a seguito della strage sul lavoro in un cantiere di via Mariti, a Firenze. «La tragedia di oggi, così imponente nelle dimensioni» – si legge nel comunicato – «è solo l’ultima di una lunga serie. Il problema della sicurezza sul lavoro deve essere considerato prioritario: è inaccettabile che quotidianamente si parli di morti e feriti come in un bollettino di guerra, è inaccettabile che chi esce di casa per recarsi a lavoro non vi faccia più ritorno, che non riveda mai più la propria famiglia e i propri affetti». Cgil, Cisl e Uil rivolgono un appello a istituzioni, politica, organi di controllo: «Basta morti sul lavoro».

Condoglianze ai familiari delle vittime a nome del Governo

«A nome mio e del Governo esprimo cordoglio per le vittime del crollo di una trave avvenuto in un cantiere a Firenze. Seguo con apprensione l’evolversi della situazione e ringrazio quanti stanno partecipando alle ricerche dei dispersi e alle operazioni di soccorso dei feriti. Le nostre più sentite condoglianze alle famiglie colpite da questa terribile tragedia», scrive su X la premier Giorgia Meloni.

«A nome mio e di tutta Azione, esprimo profondo cordoglio per i tragici fatti di Firenze. Un ringraziamento a chi si sta adoperando in questi minuti per i soccorsi. Morire sul lavoro, nel 2024, in Italia, è semplicemente inaccettabile», commenta Carlo Calenda.

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