Nato: richiesta adesione formale Finlandia e Svezia

 

 

Bruxelles, 18 Maggio 2022 – Gli ambasciatori di Finlandia e Svezia, rispettivamente, Klaus Korhonen e Axel Wernhoff, hanno esibito formalmente la domanda di adesione alla Nato. La procedura attraverso cui i due Paesi scandinavi possono entrare a far parte dell’Alleanza atlantica è dunque avviata. La presentazione della richiesta è avvenuta questa mattina davanti al segretario generale Jens Stoltenberg, presso una sala del quartier generale della Nato a Bruxelles.

Stoltenberg sottolinea la rilevanza dell’evento, in quanto si determina in una fase così complessa per il Continente europeo sotto il profilo geopolitico: «Oggi è un buon giorno in un momento cruciale per la nostra sicurezza. Io accolgo calorosamente la richiesta di adesione da parte di Finlandia e Svezia. Voi siete i nostri partner. E la vostra adesione alla Nato aumenterà la nostra sicurezza comune. Le richieste che avete presentato oggi sono un passo storico. Gli alleati valuteranno i prossimi passaggi di questo percorso verso la Nato».

Opinioni discordanti

Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, a margine dell’evento di commemorazione dell’eurodeputato di Fdi, Remo Sernagiotto, dichiara: «Finlandia e Svezia per anni minacciati dalla Russia. Per questo accogliamo la loro domanda». Metsola invita inoltre ad affrontare la sicurezza europea e a confrontarsi sull’articolo 42 del Trattato che prevede la mutua difesa in caso uno Stato membro dell’Ue sia attaccato. E potrebbe rappresentare un ombrello di protezione per Svezia e Finlandia in attesa che l’adesione alla Nato sia completata. E quindi di poter contare sull’articolo 5 dell’Alleanza Atlantica per la mutua difesa.

Intervistato dall’agenzia di stampa Pap il viceministro della Difesa della Polonia, Wojciech Skurkiewicz commenta: «La Turchia probabilmente vuole guadagnare qualcosa dal processo di adesione di Svezia e Finlandia alla Nato ma non lo bloccherà unilateralmente».

Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, afferma che: «L’ampliamento della Nato con l’ingresso di Finlandia e Svezia, o quello dell’Unione europea, non sono iniziative che favoriscono la pace (…) Sono a favore di un avvicinamento tra Nato e Russia una volta finita la guerra in Ucraina».

Il ministro degli Esteri austriaco, Alexander Schallenberg, ha spiegato che il suo Paese manterrà il suo status neutrale. «La situazione per noi sembra leggermente diversa». L’Austria, che ottiene l’80% del gas naturale dalla Russia, continuerà a fornire supporto umanitario all’Ucraina piuttosto che armi letali.

 

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