Napoli, 19 Marzo 2023 – Questa mattina presso la storica caserma partenopea “Pastrengo” è partito il progetto pilota Mobile Angel, per la tutela delle donne vittime di violenza, annunciato lo scorso 30 novembre dai carabinieri del Comando provinciale di Napoli Sezione fasce deboli della Procura della Repubblica partenopea, insieme alla Fondazione Vodafone Italia e alla Soroptimist International Club Napoli.
Il dispositivo
Il progetto, la cui sperimentazione comprenderà anche le città di Milano e Torino, consiste nell’installazione di uno smartwatch direttamente collegato con le forze dell’ordine le quali potranno intervenire tempestivamente grazie alla geolocalizzazione in tempo reale, che consente di tracciare la persona bisognosa di aiuto in maniera precisa. Alla vittima basterà solo premere un tasto per far scattare l’allarme.
«Sono costantemente sotto controllo ma sono contentissima» afferma la 36enne madre di due minori, a cui è andato il primo dispositivo di soccorso, vittima dell’ex marito violento che più volte ha minacciato di ucciderla. «Ora posso uscire più serena e tranquilla dopo mesi e mesi trascorsi rintanata in casa. Grazie a questo orologio mi sento protetta. È vero, devo rinunciare alla mia privacy, ma è un prezzo che sono disposta a pagare».
Giovanna Cacciapuoti, legale della ragazza ha dichiarato che qualsiasi strumento sia in grado di aiutare le vittime è il benvenuto ed è un bene che la tecnologia venga impiegata per «fronteggiare la violenza domestica». Pur notando che questo «costituisce una limitazione per chi indossa il dispositivo».
Un progetto più ampio
Il Mobile Angel rientra in un progetto molto più ampio incentrato su tutte le vittime di violenza e comprende anche l’istituzione, tra Ercolano, Capodimonte e Caivano di “stanza tutta per sé”, un ambiente protetto in cui chi ha bisogno può sentirsi tutelata e al sicuro nel raccontare la propria esperienza. Tutte controllate dalle forze dell’ordine e personale altamente qualificato nella gestione di queste tipologie di casi.