Montenegro, Milatovic eletto presidente

 

 

Roma, 3 Aprile 2023 – Jakov Milatovic ex ministro dell’Economia con il 60% di voti favorevoli, stando ai dati dei principali Istituti di studi e ricerche demoscopiche CeMI e Cdt, è il nuovo presidente del Montenegro dopo l’esito del ballottaggio delle elezioni tenutesi domenica, che ha segnato ufficialmente la fine del Governo di Milo Djukanovic, figura politica molto autorevole che ha guidato per oltre trent’anni il Paese sia come capo di Stato che come premier.

Milatovic che in campagna elettorale durante un duello televisivo ha definito l’ex presidentel’ultimo dittatore europeo”, reo di corruzione e dell’elevato tasso di criminalità nel Paese, promettendo con la sua vittoria una nuova era per il Montenegro, ha potuto contare sul sostegno degli oppositori di Djukanovic, anche loro in corsa al primo turno delle elezioni.

Milatovic: «Entrare in Ue»

«Nei prossimi cinque anni porteremo il Paese nell’Ue. Vogliamo i migliori rapporti con i Paesi vicini dei Balcani occidentali. Vogliamo occuparci dello stato di diritto, dell’economia e dell’integrazione europea. Queste sono le nostre priorità». Le prime parole espresse da Milatovic ai propri sostenitori, evidenziando che questa era una svolta attesa da anni.

Il 36enne dopo gli studi in Gran Bretagna e negli Usa, è entrato nella politica di recente, nel 2020 ha ricoperto l’incarico di ministro dell’Economia e dello Sviluppo economico nel Governo Krivokapić e con Milojko Spajić, ministro delle Finanze, ha fondato nel 2022 il partito Europe Now con cui ora punta combattere la corruzione, a rafforzare i rapporti con la Serbia, dalla quale il Paese è indipendente dal 2006, e a entrare nell’Unione europea entro la fine del mandato. Ad avviare i negoziati per l’adesione all’Ue era stato l’uscente Djukanovic.

Djukanovic: «Resto fino al 21 maggio»

Milo Djukanovic dopo aver ringraziato i suoi sostenitori dal quartier generale del suo Partito democratico dei socialisti (Dps) a Podgorica per averlo supportato, e aver confermato che resterà in carica fino al 21 maggio, giorno in cui ci sarà il passaggio delle consegne, si è congratulato con Milatovic: «che possa portare prosperità e successo al nostro Paese».

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