Medio Oriente, incontro Blinken – Abu Mazen

 

Roma, 10 Gennaio 2024 – Prosegue la missione diplomatica del segretario di Stato americano Antony Blinken che oggi incontrerà il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen a Ramallah, Capitale dello Stato della Palestina, per cercare di promuovere iniziative di pace che portino alla cessazione del conflitto tra Israele e Palestina e la nascita dei due Stati.

Dopo l’incontro con Blinken, Abu Mazen si recherà in Giordania per un incontro trilaterale con il re giordano Abdullah e il presidente egiziano Al-Sisi.

L’incontro con Netanyahu

«Israele deve essere un partner per leader palestinesi disponibili a guidare il loro popolo lungo un cammino che lo porterà a vivere in pace fianco a fianco con Israele come vicini. Se Israele vuole che i suoi vicini arabi prendano le dure decisioni necessarie per aiutare a raggiungere una sicurezza durevole, anche i leader israeliani dovranno prendere decisioni difficili», così Blinken commenta alla stampa dopo l’incontro avvenuto a Tel Aviv con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che al momento non sembra voler cedere alla possibilità di uno Stato palestinese, contrariamente a quanto supportato dai leader regionali in Medio Oriente che promuovono una pace durevole «tramite il cammino verso l’istituzione di uno Stato palestinese». Un incontro teso, secondo quanto dichiarato da Channel 12, emittente israeliana, secondo la quale il divario di opinione sul conflitto si sta allargando considerevolmente, soprattutto dopo le ultime dichiarazioni da Washington.

Kirby: «Si a una pausa umanitaria»

Dalla Casa Bianca infatti il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby, afferma che al momento Washington non sostiene un cessate il fuoco poiché «non avvantaggerebbe nessuno a eccezione di Hamas». Promuove, invece, una pausa umanitaria.

Servono più aiuti

Blinken poi ha parlato della difficile situazione in cui versano i civili nella striscia di Gaza, soprattutto i più piccoli. «Servono più cibo e medicine e Israele deve fare tutto il possibile affinché gli aiuti possano attraversare la striscia in piena sicurezza», il tutto ribadendo il pieno sostegno a Israele contro i futuri attacchi terroristici da parte dei miliziani.

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