Mariupol, Onu sollecita tregua immediata

 

 

Roma, 24 Aprile 2022 – Il coordinatore dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, Amin Awad, ha fatto un appello affinché le forze russe sospendano immediatamente le attività militari all’interno della città di Mariupol. L’interruzione dei combattimenti avrebbe lo scopo di agevolare la costituzione di corridoi umanitari, a vantaggio dei numerosi civili che si trovano in ostaggio nella città portuale. Il coordinatore dell’Onu ha affermato che: «Le vite di decine di migliaia di individui, tra cui anziani, donne e bambini sono a rischio a Mariupol. Abbiamo la necessità che l’ostilità militare cessi per poter salvare delle vite. Più si aspetta maggiori sono le probabilità che diverse persone possano trovare la morte. Devono poter abbandonare la città ora, oggi. Domani potrebbe essere troppo tardi».

Si contano almeno centomila civili intrappolati all’interno della città che si affaccia sul Mar d’Azov, le cui condizioni, nella maggior parte dei casi, risultano alquanto precarie. Soprattutto le categorie più vulnerabili della cittadinanza si trovano in pericolo, esposte in modo inesorabile alla possibilità di perdere la propria vita. I generi alimentari e i beni di prima necessità scarseggiano. Risulta oltretutto difficoltoso, se non il più delle volte addirittura improbabile, il compimento di eventuali interventi di carattere sanitario. La Russia non sembra tuttavia intenzionata a sospendere la belligeranza all’interno della città ucraina, nemmeno in questo periodo dell’anno, che coincide con la Pasqua ortodossa.

Zelensky sente Erdogan per evacuazione civili da Mariupol

Il presidente ucraino, attraverso un proprio canale telematico, ha annunciato di aver avuto un colloquio telefonico con il premier turco Recep Tayyip Erdogan. I due capi di Governo hanno conversato in merito alle gravi condizioni in cui versano i civili nella città di Mariupol. Zelensky ha affermato: «Ho avuto una importante conversazione telefonica con il presidente Erdogan. Alla vigilia dei suoi colloqui con Putin, ha sottolineato l’esigenza di evacuare da Mariupol, nel più breve tempo possibile, i civili. Anche quelli che si trovano intrappolati all’interno dell’acciaieria Azovstal». Dalla telefonata si è evinto che il Governo turco vorrebbe impegnarsi nel sostenere un processo di negoziazione tra l’Ucraina e la Russia. E di rivestire il ruolo di mediatore.

Trovata un’altra fossa comune nei dintorni di Mariupol

Intanto continuano a venire allo scoperto gli aspetti più macabri dell’avanzata russa all’interno del territorio ucraino. Anche nei dintorni di Mariupol le immagini satellitari avrebbero rivelato l’esistenza di fosse comuni, in particolare in corrispondenza del comune di Manhush e del villaggio di Vynohradne. In quest’ultima località il ritrovamento sarebbe recente. Le foto satellitari evidenzierebbero uno scavo ricavato nel terreno lungo circa quarantacinque metri e largo venticinque. Al suo interno potrebbero trovarsi seppelliti almeno mille corpi di civili.

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