Mar Rosso, fregata greca apre il fuoco

 

Atene, 13 Marzo 2024 – La fregata della Marina greca “Hydra“, attualmente impegnata nella missione navale dell’Unione europea Aspides nel Mar Rosso, ha aperto il fuoco contro due droni nel Golfo di Aden, nell’Oceano indiano, utilizzando il suo cannone principale da 127 mm. Entrambi i droni hanno modificato la loro rotta. A riferirlo un funzionario greco della Difesa. È la prima volta che è reso noto che la fregata ha preso di mira dei droni, da quando è stata inviata nel Mar Rosso a protezione delle navi mercantili dagli attacchi degli Houthi yemeniti. La fregata “Hydra” sta pattugliando la zona dalla sua partenza da Gibuti lunedì scorso.

Solamente ieri il cacciatorpediniere lanciamissili della Marina Militare italiana, Caio Duilio, ha abbattuto due droni aerei fatti levare in volo dai ribelli Houti. Si è trattato di un “principio di autodifesa“, ha specificato lo Stato maggiore della Difesa, che fa il paio con l’abbattimento da parte del mezzo militare, di un altro drone dieci giorni fa.

Nel mar Rosso «c’è un’evoluzione continua sulle modalità degli attacchi, quelli di stanotte condotti in modo diverso dalle altre volte», ha affermato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel suo intervento al LETExpo 2024. «Bravi gli uomini e le donne della Duilio, abbattuti due droni. Una sfida che si evolve di settimana in settimana. È nostro interesse che questo, come gli altri “choke points” del Mondo, che sono sette, rimangano e siano nuovamente sicuri».

Tensione in Medio Oriente

Il Comando centrale Usa (Centcom) ha riferito nella notte che i ribelli Houthi hanno lanciato un missile balistico da una zona da loro controllata nello Yemen verso il cacciatorpediniere Laboon, ma non lo ha colpito e non ci sono state perdite materiali o umane. Il comando ha aggiunto in una nota che: “Il Comando centrale statunitense e una nave della coalizione sono riusciti a ingaggiare e distruggere due droni lanciati da un’area controllata dagli Houthi nello Yemen. Inoltre è stabilito che queste armi rappresentano una minaccia imminente per le navi commerciali e della Marina americana. Queste azioni sono intraprese per proteggere la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali più sicure”, si legge nella nota.

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