Lula presenta piano per salvare la foresta Amazzonica

 

 

Brasilia, 6 Giugno 2023 – Il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva ha presentato il nuovo piano per la salvaguardia e il contrasto alla deforestazione della della foresta Amazzonica in occasione della Giornata mondiale per l’ambiente. Il piano è uno dei pilastri su cui si fonda l’intero programma politico del Governo.

Lula: «prevenzione della deforestazione riduce riscaldamento globale»

Nel corso di un ricevimento presso il palazzo presidenziale, Lula ha affermato che «il Brasile, grazie soprattutto alla foresta amazzonica, ha una grande importanza nell’equilibrio climatico del Pianeta» per questo «prevenire la deforestazione contribuisce a ridurre il riscaldamento globale».

Lancia poi un’accusa nei confronti del suo predecessore di destra, Bolsonaro, sotto il cui Governo, la deforestazione media annua ha subito un aumento del 75% circa rispetto alle precedenti amministrazioni. «Dopo anni di indifferenza e trascuratezza, torna centrale la tematica ambientale».

Tutela ambiente al centro del programma

Il nuovo programma presentato dal leader brasiliano, ha dei forti rimandi al programma stilato sotto il suo primo mandato, a cavallo tra il 2003 e il 2006. Per il presidente infatti la delicata questione legata alla lotta al cambiamento climatico è sempre stata centrale: «Il Brasile è pronto a riprendere la sua leadership nella lotta alla crisi climatica, proteggendo tutti i nostri biomi, in particolare la foresta pluviale amazzonica. Lotteremo per raggiungere la deforestazione zero in Amazzonia» aveva dichiarato una volta riassunta la guida del Paese.

Il programma

Alla base del programma politico c’è l’intenzione di trasformare il Brasile in uno dei Paesi leader mondiali per la conservazione e lo sfruttamento sostenibile delle risorse, attraverso l’agricoltura rigenerativa, altri approcci improntati alla circolarità e con partnership pubblico-private. Per realizzarlo, ambisce a una ristrutturazione completa del piano nazionale di protezione del bioma amazzonico, prevenzione degli incendi e controllo della deforestazione ponendovi fine entro il 2030. In ballo possibili fondi provenienti da Unione europea, Spagna, Francia e Regno Unito.

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