Gas, Arera: nessun aumento in bolletta a Maggio

 

 

Roma, 6 Giugno 2023 –  Una buona notizia per le famiglie medie italiane: la bolletta del gas di Maggio cala dello 0,2% rispetto al mese precedente. Questo il dato reso noto da Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, spiegando che il calo della spesa per il gas naturale è sceso a -13,2% controbilanciato dall’aumento del 13% degli oneri generali legati all’Ug2, (costi di commercializzazione della vendita del gas al dettaglio), componente di sconto prevista dal decreto bollette in beneficio alle consumatori.

Quotazione all’ingrosso inferiore

Come conferma Arera, la variazione dello 0,2% riguarda le famiglie tipo il cui consumo di gas medio annuo è di circa 1.400 metri cubi, per il mercato tutelato, con una spesa per l’anno 2022-2023 di 1.514 euro circa, al lordo delle imposte, con un -6,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente 2021-2022. Il mese di maggio ha fatto registrare una quotazione media all’ingrosso inferiore di 34,06 euro a MWh.

Per quanto riguarda la componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento (CMEMm), applicata ai clienti ancora in tutela, ricorda l’Autorità, “viene aggiornata da Arera come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il Psv day ahead) e pubblicata entro i primi 2 giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento”. Inoltre fa sapere che “il Decreto bollette n.34 del 2023, per il II trimestre 2023 ha confermato la riduzione dell’Iva al 5% per il gas e l’azzeramento dei restanti oneri generali di sistema. In considerazione della costante riduzione dei prezzi del gas all’ingrosso, le aliquote negative della componente tariffaria Ug2, applicata agli scaglioni di consumo fino a 5.000 metri cubi all’anno, invece sono gradualmente ridotte e con questo aggiornamento azzerate”.

Unc

Per i consumatori le tariffe da pagare sono ancora troppo alte. «La bolletta del gas che scende dello 0,2% nel mercato tutelato è una pessima notizia, specie se si considera che se il Governo non avesse reintrodotto il rimanente 35% della componente Ug2 degli oneri di sistema il calo della bolletta sarebbe stato del 13,2% e non dello 0,2%. Una scelta scellerata se si considera che, nonostante la riduzione di oggi e gli sconti fiscali ancora in vigore, come l’Iva al 5%, le bollette restano ben più elevate rispetto ai tempi normali. Senza contare gli effetti nefasti sull’inflazione», afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unc (Unione nazionale consumatori).

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