Roma, 18 Gennaio 2021 – Procida vince la sfida contro altre 9 finaliste (Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Taranto, Trapani, Verbania-Lago Maggiore, Volterra). Per questo sarà la capitale italiana della cultura per l’anno 2022. L’annuncio arriva dal ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini: «Viva Procida che ci accompagnerà nell’anno della ripartenza. Oggi è un segnale per guardare al futuro».
Lo slogan
“La cultura non Isola” è lo slogan della candidatura di Procida a capitale italiana della cultura. Nel documento presentato per la partecipazione si legge: “Perché la terra isolana è luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza. Ma anche modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo”.
“Potenza di immaginario e concretezza di visione ci mostrano Procida come capitale esemplare di dinamiche relazionali. Come, di pratiche di inclusione nonché di cura dei beni culturali e naturali. Il percorso che ha portato alla creazione e consegna del documento di candidatura è una significativa esperienza di innovazione sociale. Soprattutto per la centralità di un modello di vita urbana attiva, orientata alla cultura e ai desideri della comunità. Procida è l’isola che non isola, laboratorio culturale di felicità sociale“.
Il caso 2020/2021 e 2023
La vincitrice del 2020, Parma, per l’emergenza derivante dalla pandemia è rimasta capitale della cultura anche per il 2021. Il Parlamento ha stabilito, poi, che il titolo del 2023 sarà conferito in via straordinaria a Bergamo e Brescia, città maggiormente colpite dal virus.
«Questo è un anno molto complicato per tutti noi, per il turismo e per la cultura che stanno attraversano un deserto. Stiamo cercando di sostenere tutti e continueremo a farlo fino alla fine dell’emergenza», ha dichiarato il ministro Dario Franceschini subito prima di annunciare su Zoom la città vincitrice. «Ma nel 2022 il mondo e l’Italia saranno tornati alla normalità e questo gli operatori lo devono sapere: cultura e turismo torneranno imponenti e fortissimi, attraversando tutto il territorio e riproponendoci anche una serie di problemi che in parte hanno motivato anche l’idea di capitale italiana della cultura, nata nel 2014 con l’inizio del percorso per Matera capitale europea».