Istat: stipendi netti in calo del 10%

 

 

Roma, 20 Dicembre 2022 – Secondo quanto riportato dall’indagine Istat Reddito e condizione di vita 2021, basata su costo del lavoro, cuneo fiscale, imposte sulle conseguenze degli interventi fiscali e delle misure di sostegno al reddito, gli stipendi netti hanno subito un drastico calo del 10% negli ultimi 13 anni (dal 2007 al 2020).

“Confrontando le variazioni a prezzi costanti intervenute nelle componenti del costo del lavoro tra il 2007 (anno che precede la prima crisi economica del terzo millennio) e il 2020” spiega l’Istat, “risulta che i contributi sociali dei datori di lavoro sono diminuiti del 4%, anche per l’introduzione di misure di decontribuzioni mentre i contributi dei lavoratori sono rimasti sostanzialmente invariati, le imposte sul lavoro dipendente sono aumentate in media del 2%, mentre la retribuzione netta a disposizione è ridotta del 10%».

Cuneo fiscale sopra il 45%

Stando all’indagine Istat, il cuneo fiscale e contributivo si attesta intorno ai 14,600 euro, una cifra importante che supera del 45% il costo del lavoro, nonostante sia calato rispetto al 2019 del 5,1%. La componente più elevata è rappresentata dai contributi sociali dei datori di lavoro, circa il 24,9%, mentre a carico dei lavoratori, tra imposte dirette (13,9%) e contributi (6,7%), si arriva al 20,6%.

Basso anche il reddito medio che considerando le tassazioni e i contributi non supera i 24.885 euro annui lordi, il 5,9% in meno del prepandemia (2019).  Il reddito netto invece si piazza al 68% del totale con imposte che arrivano al 14,1% e contributi al 17,4%.

Male gli anziani

Sono proprio gli anziani ad essere i più penalizzati dalle tasse, soprattutto quelli senza figli che, come spiega l’Istat, “costituiscono la tipologia su cui grava il maggior prelievo fiscale nell’anno di inizio della pandemia, indipendentemente dal numero di percettori in famiglia”. Per le famiglie con minori e che percepiscono un solo reddito, le aliquote si attestano all’11,4% per le coppie con con tre o più figli, almeno un minore, mentre per quelle monogenitore con uno o più minori al 13,7% .

Più basse le aliquote medie fiscali per le famiglie con un solo reddito da lavoro autonomo, come osservato nell’anno precedente; dal 18,1% del 2019 passa al 17,6% del 2020.

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