Istat, l’export cala del 2,1%, import al 13,9%

 

 

Roma, 29 Maggio 2023 – Dopo più di due anni di crescita l’export segna un calo del 2,1% ad Aprile, con “cali diffusi a tutti i raggruppamenti, a esclusione di quello dei beni strumentali”. Questi i dati riportati dall’Istat secondo cui su base annua il calo è stato del 5,1%, dopo il +6,8% di marzo. Al risultato contribuisce principalmente il “calo delle vendite dei beni di consumo non durevoli e beni intermedi”.

Il report

Come riportato dalle analisi dell’Istat, “la diminuzione dell’export su base mensile è spiegata dalla riduzioni delle vendite dei beni di consumo durevoli (-7,8%) e non durevoli (-7,6%) e di beni intermedi (-7,2%) mentre sono in aumento le esportazioni dei beni strumentali con +7,5% ed energia che sale a +4,7%”. Il saldo commerciale italiano, secondo l’agenzia, ad Aprile era in linea con quello dei Paesi extra Ue27 con un valore pari a 1,216 miliardi, mentre nel 2022 era in deficit di 2,711 miliardi. Il deficit energetico di 5,838 miliardi è inferiore rispetto a un anno prima (quando era pari a -9,286 miliardi) e l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici aumenta da 6,575 miliardi di aprile 2022 a 7,054 miliardi di aprile 2023.

I dati confermano che il calo maggiore interessa le esportazioni verso il Regno Unito, con il -15,1%, i Paesi Opec (Organizzazione di Stati esportatori di petrolio come Algeria, Angola, Congo, Guinea Equatoriale, Gabon, Iran, Iraq, Kuwait, Libia, Nigeria, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Venezuela) con -8,1%, i Paesi dell’Asean con -6,3%, la Cina con -2,4%. Sono in aumento, invece, verso la Turchia (+8,5%), il Giappone (+6,7%) e gli Stati Uniti (+6,6%).

Aumentano le importazioni

Bene diversamente per quanto riguarda le importazioni negli scambi tra Italia e i Paesi extraeuropei che aumentano sensibilmente del 13,9%, interrompendo così la dinamica congiunturale negativa dell’import iniziata lo scorso Settembre. A causa dell’invasione in Ucraina delle sanzioni applicate nei confronti di Mosca, calano notevolmente le importazioni della Russia arrivando a -85,2%.

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