Israele, gli Usa non combatteranno in caso di risposta degli Hezbollah

 

 

Washington, 19 Ottobre 2023 – «I soldati americani stanno discutendo e valutando insieme agli israeliani le alternative in caso di un attacco degli Hezbollah», con queste parole il presidente Usa Joe Biden di ritorno dalla sua missione a Tel Aviv, dove ha incontrato il premier Benjamin Netanyahu e le famiglie dei numerosi civili catturati da Hamas, smentisce le voci in merito a un possibile intervento dell’esercito a stelle e strisce.

Biden: «Non fate il nostro stesso errore»

Nel corso del vertice con Netanyahu, il presidente americano ha sottolineato che Israele non ha alcuna responsabilità di quanto accaduto all’ospedale Al-Ahli Arab Hospital di Gaza City, ma soprattutto ha invitato il primo ministro a non farsi prendere dalla rabbia, per agire con cautela in particolar modo di fronte a dramma umanitario che la popolazione lungo la striscia di Gaza sta affrontando. «Non fatevi prendere dalla rabbia come è successo a noi dopo i fatti dell’11 settembre» ha affermato Biden, sottolineando che le decisioni future potrebbero portare a una escalation in tutta la Regione.

Aperto il valico di Rafah

Mentre la Cina auspica di poter fare da mediatore in questo conflitto e «riportare la pace in Medio Oriente» come afferma Xi Jinping, Usa e Egitto si accordano per gli aiuti umanitari e la riapertura del valico di Rafah, in modo da fornire sostegno umanitario a Gaza. Per l’Onu servirebbero almeno 100 camion di aiuti al giorno data la complessità della situazione.

l’ipotesi sulle armi coreane

Intanto i media israeliani sostengono che Hamas nel suo attacco abbia utilizzato, tra le varie armi, alcune fornite dalla Corea del Nord. A riprova di ciò ci sarebbero alcuni video che mostrerebbero l’uso di alcune granate con propulsione a razzo F-7. Pyongyang però ha prontamente smentito di aver mai venduto armi all’organizzazione palestinese.

Sunak oggi in Israele

Anche il Regno Unito fa sentire il proprio sostegno in favore della fine delle ostilità tra Israele e Palestina e invia il primo ministro Rishi Sunak, per una missione di due giorni nella quale incontrerà il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente Isaac Herzog.

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