Israele, attacchi aerei e di artiglieria su Gaza

Roma, 9 Ottobre 2023 – Sono “più di 500” gli obbiettivi colpiti da Israele che nella notte ha attaccato con aerei e diversi colpi di artiglieria la Striscia di Gaza, neutralizzando alcuni obiettivi terroristici di Hamas e della Jihad islamica, come confermato dall’esercito israeliano attraverso un comunicato.

“Nelle ultime 20 ore le Forze della Difesa israeliana hanno colpito 800 obiettivi” scrive su Twitter il contrammiraglio Daniel Hagari, portavoce dell’IDF (Israel Defense Forces), spiegando che hanno preso parte all’attacco tra i 50 e i 60 aerei da combattimento, smentendo le voci sulla carenza di uomini ed equipaggiamenti.

Numerosi gli ostaggi nelle mani di Hamas

A preoccupare sono i circa 130 ostaggi, tra i quali non mancano donne e bambini, nelle mani di Hamas, la cui sorte non è chiara soprattutto dopo le proteste da parte delle famiglie che denunciano l’inoperatività delle autorità. Nella giornata di ieri in merito alla situazione il presidente di Israele Benjamin Netanhyau ha nominato Gal Hirsch, generale in pensione, come coordinatore per i prigionieri e i dispersi, si occuperà della vicenda con pieni poteri. Mentre l’esercito ha creato una sorta di unità di crisi per cercare di localizzarli.

La condanna dell’Onu

Ferma la condanna di quanto sta accadendo in queste ore tra Palestina e Israele da parte dell’Onu, il cui Consiglio di sicurezza non ha, però, adottato alcuna dichiarazione in merito all’escalation.Vanessa Grazie, rappresentante di Malta all’Onu condanna l’attacco di Hamas, sottolineando che nessuno degli Stati membri ha avanzato proposte in merito a una dichiarazione. L’ufficio Affari umanitari delle Nazioni Unite riporta che al momento nella Striscia di Gaza di sarebbero più di 123mila sfollati.

Tajani: «Hamas non vuole il dialogo»

Il vicepremier e ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani intervistato a Rtl 102.5 dichiara che Hamas non vuole alcun tipo di dialogo, «vuole allontanare il Mondo arabo da Israele. L’Arabia saudita non vuole certamente la guerra e dialoga. Hamas vuole dividere Israele da questi Paesi musulmani, con i quali c’è un dialogo, e accendere lo scontro, pensando di avere il sostegno dell’Iran», ricordando che gli Accordi di Abramo sono orientati alla pace e non allo scontro.

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