Milano, 9 Ottobre 2023 – Il sindacato Usb (Unione sindacale di base) ha confermato che da oggi per 24 ore in diverse piazze italiane tra cui Milano, Roma, Bari, Venezia, Napoli, Vicenza, Torino, Mestre e Bologna, scatta lo sciopero generale del trasporto pubblico, rinviato lo scorso 29 settembre dopo la precettazione da parte del ministro delle Infrastrutture e del Trasporti Matteo Salvini che lo aveva portato a 4 ore, per protestare contro il decreto Asset.
Le motivazioni
Tra le motivazioni dello sciopero, il sindacato Usb spiega che i ferrotranviari scendono in piazza per richiedere condizioni di lavoro dignitosi e salari migliori, l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, il superamento degli appalti e subappalti ad aziende private che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato. “Combattere l’attuale legge sulla regolamentazione degli scioperi nei servizi pubblici essenziali” dichiarano dal sindacato, puntando il dito contro il ministro Salvini per la decisione del 29 settembre. “4 ore per manifestare i propri diritti non sono sufficienti” avevano gridato in quell’occasione.
Il decreto Asset
Il decreto Asset disposto dal Governo consente di aumentare del 20% circa le licenze per i taxi, per questo domani a incrociare le braccia saranno i tassisti. “Le norme sono insufficienti e ce ne renderemo conto quando, con il più classico scaricabarile, gli enti locali e il Governo si rimpalleranno le responsabilità dell’incremento delle licenze senza nessun dato concreto”, spiega l’Usb Taxi.
Dal canto suo, Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy si augura che i tassisti «tornino a ragionare come fecero in precedenza, quando diedero, di fatto, il via libera al decreto». Anche i sindaci si uniscono nelle proteste contro il decreto Asset, che addebiterebbe i costi per le pratiche e per ottenere il parere dell’Autorità di regolazione dei trasporti in 15 giorni, ai Comuni. Il sindaco capitolino Roberto Gualtieri non a caso l’ha giudicato “inutilizzabile”.