Netanyahu contro Hamas: «Guerra sarà lunga e difficile»

 

 

Roma, 8 Ottobre 2023 – «La guerra sarà lunga e difficile, imposta dal movimento palestinese di Hamas, che ha compiuto un attacco senza precedenti in territorio israeliano». Queste sono le parole rilasciate in un video sui social, dal presidente israeliano Benjamin Netanyahu in merito al violento attacco missilistico compiuto ieri dall’esercito dell’organizzazione paramilitare palestinese di Hamas.

«La prima fase» prosegue Netanyahu, «prevede la distruzione della maggior parte delle forze nemiche che si sono infiltrate in Israele uccidendo civili e soldati. Lo scontro, continuerà senza tregua». Oltre al lancio di missili infatti, alcuni uomini di Hamas sarebbero entrati nel Paese prendendo in ostaggio alcuni civili e sparando contro militari e popolazione.

La risposta di Israele

Nella notte l’esercito israeliano ha risposto colpendo la Striscia di Gaza, mentre l’esercito è impegnato in operazioni di salvataggio delle comunità che vivono a ridosso di Gaza dai miliziani palestinesi che hanno prelevato numerosi ostaggi, alcuni dei quali sono deceduti, almeno secondo i media locali. Le forze di sicurezza sono riusciti a trarre in salvo alcuni dei residenti dei kibbutz Be’eri e Ofakim. Nelle prime ore della giornata, l’esercito di Netanyahu ha reso noto di aver attaccato con successo alcuni dei quartieri generali del gruppo paramilitare.

Pechino: “Mantenere la calma”

La Cina tramite il suo portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin invita Israele e Palestina a mantenere la calma e a mettere fine immediatamente agli scontri, proteggere la popolazione civile e impedire l’escalation del conflitto. “Quello che sta accadendo dimostra che la stagnazione del processo di pace è insostenibile, la soluzione per uscire dal conflitto è la crazione di uno Stato palestinese indipendente” ritiene Pechino.

Usa valuta invio di aiuti

Gli Usa, come confermato fonti amministrative di Washington, stanno valutando l’invio di aiuti in Israele e che l’annuncio potrebbe venire ufficializzato nella giornata di oggi. Intanto il segretario di Stato americano Antony Blinken ha raggiunto telefonicamente i ministri degli Esteri di Italia, Germania, Gran Bretagna e l’alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell, per collaborare congiuntamente per porre fine al conflitto, sostenere il diritto di Israele a difendersi e proteggere i cittadini.

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