Irlanda pronta a riconoscere lo Stato di Palestina

 

Dublino, 10 Aprile 2024 – «Nelle prossime settimane l’Irlanda riconoscerà uno Stato di Palestina». A darne l’annuncio Michael Martin ministro degli Esteri che intervenuto al Parlamento ha spiegato di voler presentare una proposta formale al termine delle discussioni internazionali, per avviare le procedure per il riconoscimento. Mentre condanna fermamente i bombardamenti su Gaza e i crimini di guerra commessi nel conflitto israelopalestinese il ministro, come riportano i media locali, ha portato la sua proposta all’attenzione dei Paesi impegnati in missioni di pace.

Sánchez: «Spingere per la soluzione dei due Stati»

A spingere per il riconoscimento dello Stato di Palestina non è solo l’Irlanda, anche la Spagna (come già annunciato lo scorso 22 marzo) si sta facendo promotrice della soluzione a due Stati e il premier Pedro Sánchez è pronto a iniziare un tour europeo per raccogliere il supporto degli alleati. Ha già cominciato promuovendo l’idea in seno al Consiglio europeo e, insieme ad altri leader dei Paesi dell’Ue (Bulgaria, Cipro, Repubblica ceca, Ungheria, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia e Svezia), ha firmato una lettera con cui chiede di riconoscere la Palestina come Stato. «Vogliamo contribuire all’avvio più rapido possibile di un processo di pace per la concretizzazione della soluzione dei due Stati» ha spiegato la portavoce del premier spagnolo, Pilar Alegría, sottolineando le preoccupazioni del Governo Sánchez in merito al conflitto.

Le trattative al Cairo

Mentre gli Usa continuano a chiedere il cessate il fuoco su Gaza e il presidente Joe Biden critica le scelte portate avanti dal Governo israeliano, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in visita a una base militare di Tel Hashomer afferma che nessuno potrà fermali «abbiamo tre obiettivi: liberare gli ostaggi; garantire che Gaza non sia una minaccia per Israele; distruggere Hamas, anche a Rafah», i colloqui al Cairo proseguono ma senza riuscire a sbrogliare la situazione, resa complicata dalla questione degli ostaggi. Israele infatti avrebbe richiesto ad Hamas di liberarne 40 ma il movimento rifiuta in quanto sarebbero tutti soldati maschi.

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