Gorbaciov, l’ultimo leader dell’Urss si è spento a 92 anni

 

 

Roma, 30 Agosto 2022 – Gorbaciov è morto all’età di 92 anni, a riportarne la notizia è stata la Tass riportando il comunicato emesso dal Central Clinical Hospital: «Mikhail Sergeevich Gorbaciov è morto questa sera dopo una grave e lunga malattia».

Le origini

Nato in un comune rurale della Russia nel 1931, dopo il diploma frequenta la facoltà di legge di Mosca e, una volta conseguita la laurea, si iscrive alla facoltà statale di agraria di Stavropol, dove consegue il secondo titolo di studi. In questo periodo si avvicina e si iscrive al Partito Comunista dell’Unione Sovietica e qui incontra la sua futura moglie, la filosofa Raisa Titarenko. Dal 1979 si trasferisce a Mosca e diventa, nonostante la sua giovane età, membro titolare del Politburo, organo collegiale ristretto del Partito Comunista dell’Unione Sovietica.

L’ascesa fino alla guida del Partito

Il suo nuovo ruolo all’interno del Partito lo porterà a viaggiare molto, soprattutto all’estero, e questo influenzerà moltissimo la sua visione politica futura in merito alla guida del Paese. Jurij Vladimirovič Andropov, segretario generale del Partito Comunista ed ex capo del KGB, il servizio segreto russo, per le sue qualità aveva individuato in Gorbaciov il suo degno successore. Questo avvenne solamente dopo la morte di Konstantin Černenko nel 1985, aveva 54 anni. Fu l’uomo dell’innovazione e della trasparenza che cercò di rimodernare il Paese grazie alla Perestroika, dando più libertà ai media e all’opinione pubblica, per cercare di prendere le distanze da una precedente situazione stagnante.

Il disarmo nucleare e la caduta del Muro di Berlino

In Islanda incontrò l’allora presidente Usa Ronald Reagan, per discutere in merito al disarmo nucleare in Europa, siglando l’anno successivo un trattato storico. Successivamente siglò lo “Start1” con George Bush, accordo che riduce la quantità di armi strategiche nucleari. Al termine della Guerra Fredda nel 1989 crolla il Muro di Berlino e con suo avallo vengono ritirate le truppe dall’Afghanistan e nel 1990 viene insignito del Premio Nobel per la Pace.

Il declino e la fine

Gli anno ’90 non furono un periodo positivo per Gorbaciov, nel mese di agosto del ’91 in Crimea è vittima di un sequestro ad opera di alcuni comunisti conservatori. Il presidente Eltsin riuscì a liberarlo. Nel 1992 segna di fatto la fine dell’Urss siglando con l’Ucraina e la Bielorussia la nascita della Comunità di Stati Indipendenti.

Questo episodio segna di fatto la fine della sua carriera politica, divenuto in patria impopolare sia per alcune leggi che per la battaglia contro la vodka, più debole rispetto a Eltsin. Solo e inviso, si dimette il giorno di Natale.

Impegno per la pace

Nonostante si sia ritirato dalla politica, è sempre stato molto attivo per quanto riguarda il suo impegno costante in favore della pace, della democrazia e dell’ambiente: è stato presidente della Fondazione Internazionale Non-Governativa per gli Studi Socio-Economici e Politici e dal ’93 presidente e fondatore della Green Cross International.

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