Roma, ratti infestano gli ospedali. Allarme al Sant’Andrea e al San Camillo

 

 

Roma, 30 Agosto 2022 – Non solo alcune vie della Capitale, adesso anche alcuni ospedali sono caduti vittime delle infestazioni di ratti.

Allarme al Sant’Andrea

L’ospedale inaugurato nel 2001 nella periferia di Roma Nord, sembra essere infestato dai topi da circa una ventina di giorni, questi si sono spinti fino al nono piano della struttura, nonostante la sua recente costruzione. Nessuno tra personale infermieristico e medico sa spiegarsi come ciò sia potuto accadere, ma in molti affermano di sentirli camminare indisturbati nei controsoffitti del reparto Covid.

Il ritrovamento

Tutto ebbe inizio coi primi escrementi ritrovati nei pavimenti della struttura che hanno prontamente fatto scattare l’allarme e avvertire l’amministrazione ospedaliera che ha immediatamente richiesto l’intervento dell’ufficio di igiene della struttura. Il focolai dell’infestazione però trovandosi nel reparto Covid crea non pochi problemi, poiché non ci sono aree disponibili per poter spostare in sicurezza tutti i pazienti e conseguentemente, è impossibile effettuare una vera e propria disinfestazione.

Trappole come rimedio

Alcuni membri del personale medico hanno evidenziato l’inutilità di disseminare trappole per i corridoi, dato che il problema sta nei controsoffitti ed essendoci molti cavi della luce, potrebbero provocare seri danni e rendere la situazione ancor più grave e pericolosa. «Non c’è stata alcuna reazione da parte dell’amministrazione. Li sentiamo camminare nei controsoffitti e chissà quanti sono» dichiarano alcuni infermieri. I timori e le preoccupazioni arrivano anche dai pazienti che spesso domandano e chiedono se e quando si prenderanno le opportune precauzioni.

Per Stefano Barone situazione preoccupante

Il segretario provinciale di Roma del Nursing, il sindacato degli infermieri, ha evidenziato come la situazione sia particolarmente pericolosa. «Parliamo di un reparto dove, ancor più che negli altri, sono previsti dispositivi di sicurezza, mascherine e dispositivi di protezione, dove tutto deve essere pulito e sterilizzato. Dalle feci dei topi si rischia la leptospirosi.  Situazioni analoghe sono state affrontate in ospedali più datati, è paradossale che avvenga in uno degli ultimi ospedali aperti a Roma, l’amministrazione lo sa e non fa nulla se non mettere trappole».

San Camillo e Umberto I

Le dichiarazioni di Barone fanno riferimento agli ospedali meno recenti come l’Umberto I e il San Camillo. In quest’ultimo i ratti girano per i corridoi, soprattutto del padiglione Morgagni, prendendo di mira gli spogliatoi femminili. Una situazione difficile da gestire, in particolar modo per le infermiere che spesso cercano la prima stanza libera per potersi cambiare o addirittura si recano a lavoro direttamente con la divisa, per evitare spiacevoli incontri.

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